Nell’assemblea dei Delegati dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura dello scorso fine settimana è stato approvato il deliberato con cui si richiede l’urgente intervento del ministero di Giustizia e del Cnf (esprimendo un parere positivo) per dare il via libera al decreto correttivo dei parametri dei compensi degli avvocati, concordato già nello scorso novembre con l’Oua e le Associazioni Forensi. Richiesta anche la convocazione immediata di un tavolo di confronto. Per l’Oua gli avvocati sono in una vera emergenza economica: servono soluzioni subito. Nel deliberato, si “prende, altresì, atto che, nonostante le istanze rivolte dalla Presidenza dell’Oua al Ministro della Giustizia, invitato a procedere all’emanazione senza indugi del decreto correttivo del D.M. n. 140/2012, ed al Consiglio Nazionale Forense, affinché esprimesse parere favorevole all’emanazione del decreto, le stesse sono state disattese”. L’Oua, “reclama un intervento immediato sui parametri attualmente in vigore, fortemente penalizzanti, soprattutto in considerazione della fortissima crisi che attanaglia l’intera società italiana e la professione forense in modo particolare, come certificato dall’ulteriore rilevante decrescita del reddito medio, certificata dalla Cassa di Previdenza Forense". Nel documento si sottolinea che, “in considerazione dell’attuale gravissima crisi politica che sta affrontando il Paese con totale stallo normativo ed amministrativo e le commissioni parlamentari (competenti ad esprimersi sull’approvazione dei regolamenti) neppure costituite, è davvero inimmaginabile che l’approvazione del regolamento sui parametri, da eseguire con le forme previste dalla riforma della legge professionale, possa avvenire in tempi brevi, essendo facilmente ipotizzabile che l’approvazione definitiva non intervenga prima della fine dell’anno 2013” . Nella preparazione e redazione del decreto correttivo sui parametri concordato a novembre l’Oua ha avuto un ruolo determinante, unitamente alle associazioni forensi maggiormente rappresentative, al tavolo convocato dal Ministro della Giustizia. Per questa ragione si sottolinea, quindi, che “il decreto correttivo, pur non accogliendo totalmente le richieste formulate dall’avvocatura, soprattutto con riferimento alle fasce di valore più ridotte (fino ad € 26.000,00), appare fortemente migliorativo rispetto al D.M. 140/2012 ed in grado di aumentare significativamente le liquidazioni giudiziali”.
Sulla base di queste premesse si dà mandato alla Giunta:
“Ad esercitare un’azione congiunta con le associazioni forense maggiormente rappresentative che hanno preso parte al tavolo ministeriale, al fine di ottenere una nuova convocazione del tavolo medesimo, in cui invitare il Ministro a provvedere senza ulteriori indugi all’approvazione del decreto correttivo del D.M. 140/2012. A invitare nuovamente il Cnf a formulare parere espressamente favorevole all’emanazione del decreto correttivo, pur senza intaccare il proprio diritto di iniziativa a proporre la redazione dei parametri nei modi e con le forme disciplinate dall’art. 13, comma sesto, della L. 247/2012”.
A proclamare lo stato di agitazione della categoria con espressa autorizzazione a valutare l’indizione di astensione in concomitanza di analoghe decisioni in materia di geografia giudiziaria e di eventuale approvazione del Dpr sul risarcimento dei danni per incidenti stradali o per malasanità”.
(Da Mondoprofessionisti del 10.4.2013)