Cass. Pen. sez. V, sent. n. 16171 dell’8.4.2013
Se a sentire che “questo bar è da evitare” è solo il barista, viene meno l’ipotesi della diffamazione. La Suprema Corte , con la sentenza in epigrafe depositata ieri, ha stabilito che nessuna contestazione è possibile nei confronti di una donna, che aveva descritto in malo modo la gestione dell’esercizio commerciale. A salvarla è proprio la considerazione che ad ascoltare i poco gradevoli commenti sia stata una persona sola, anche se poi i commenti stessi siano stati riferiti ai gestori dell’esercizio commerciale.