Aria di ansiosa attesa, quella che si respira in queste ore negli uffici del giudice di pace di Giarre.
Si spera, infatti, che altri Comuni dell’ex mandamento abbiano aderito prima di oggi, per come in precedenza impegnatisi, all’unione o consorzio tra enti utile a mantenere il servizio che interessa oltre centomila cittadini.
In questi giorni, peraltro, diversi esponenti politici hanno espresso la volontà di non privare Giarre anche di quest’ufficio, dopo gli “scippi” di ospedale, sportello riscossione tributi e –a meno di dichiarazione d’incostituzionalità ai primi di luglio- del tribunale.
“Diceva Eraclito –afferma il funzionario giudiziario dott. Giovanni Zagaglia- che quando si giunge alla fine dei propri giorni è importante donare a chi resta il meglio di sé, in questa vicenda il mantenimento del giudice di pace rappresenta un finale positivo da lasciare ai posteri”.
Il cancelliere ha rivolto ripetuti appelli, sia a mezzo stampa e tv locali che con iniziative personali, come una raccolta di firme che ha coinvolto centinaia di cittadini.
“Sono certo che la disponibilità dimostrata dal sindaco uscente –aggiunge- dia i frutti sperati, sin d’ora la nostra gratitudine va a chi ha impedito la chiusura dell’ufficio e a chi continuerà a provvedere al suo mantenimento”.