È buio pesto sui minimi contributivi dovuti dai circa 60mila avvocati iscritti agli albi ma non alla Cassa di previdenza forense. Una condizione quest’ultima possibile prima dell’approvazione della riforma forense ma ormai superata dall’obbligo di iscrizione all’istituto previdenziale per tutti gli avvocati a prescindere dal reddito. Il regolamento attuativo promesso in tempi brevi però sembra destinato a tardare e certamente non arriverà prime dell’estate. Si cerca infatti una soluzione che non penalizzi ulteriormente i giovani avvocati a secco per la crisi ma che salvi il principio dell’obbligo contributivo. Dunque se è certo che fino all’emanazione del regolamento nulla sarà dovuto dai legali sotto i minimi, perché lo ha chiarito la Cassa stessa, non è bene chiaro né il quantum né quando dovranno iniziare i versamenti.
(Da Mondoprofessionisti del 28.3.2013)