Avviato il processo di riforma statutaria
per modernizzare la rappresentanza
della professione forense
L’Oua riunito in Assemblea, a Roma, il 5 aprile scorso ha approvato una delibera per la riforma dello statuto congressuale e per dare ulteriore impulso, maggiore efficienza e nuova rappresentatività all’organismo politico della categoria. Nel documento, si sottolinea come la nuova legge forense (Legge 31 dicembre 2012, n. 247) abbia introdotto “significative modifiche agli assetti, alle funzioni ed ai compiti degli organi istituzionali forensi”, e che in particolare l’articolo 39, ”ha riconosciuto il congresso nazionale forense quale massima assise dell’avvocatura italiana con il potere di deliberare le proprie norme regolamentari e statutarie e di eleggere l'organismo chiamato a dare attuazione ai suoi deliberati”. Pertanto, per l’Oua, “nell’interesse dell’avvocatura italiana”, ritiene urgente “avviare una discussione ed uno studio delle modifiche che si renderà necessario apportare al vigente statuto congressuale per dare ulteriore impulso, maggiore efficienza e nuova rappresentatività all’organismo politico dell’avvocatura”. Per tutte queste ragioni, si ritiene imprescindibile, “avviare un confronto con tutte le componenti, istituzionali ed associative, dell’avvocatura, per elaborare una proposta di modifiche statutarie e regolamentari, per quanto possibile unitaria e condivisa, da sottoporre all’approvazione della prossima assise congressuale”. In vista, appunto, dell’appuntamento previsto per il prossimo anno a Venezia, l’Oua delibera, “di costituire – unitamente al Cnf. al quale ne formulerà specifica proposta - un tavolo permanente di concertazione al quale invitare gli Ordini Forensi, le Unioni Regionali, la Cassa Nazionale Forense e le Associazioni Forensi…”.
(Da Mondoprofessionisti del 16.4.2013)