La vicenda vede protagonista una coppia di coniugi della provincia di Fermo. I due sono stati ritenuti responsabili del reato di lesioni colpose per aver omesso di custodire con le dovute cautele il loro cane. L'animale ha infatti morso la gamba di una signora che stava camminando lungo la loro via. Il giudice di pace di Ripatrasone (FM) ha condannato marito e moglie alla pena pecuniaria di 300 euro oltre al risarcimento del danno in favore della parte civile e alla concessione di una provvisionale di euro 500. Avverso tale decisione la coppia ha presentato appello al Tribunale di Fermo che ha confermato la sentenza di primo grado. I coniugi marchigiani si sono allora rivolti presso la Suprema Corte. La moglie, proprietaria ufficiale del cane, ha chiesto ai giudici di essere condannata solo lei.
La Suprema Corte ha confermato la responsabilità di entrambi per il reato di lesioni colpose. I giudici di legittimità hanno affermato che nonostante il cane appartenga solo ad un componente della famiglia, di fatto, tutti i componenti del nucleo nel quale vive hanno con lui una ”relazione di possesso” che li obbliga a non lasciarlo libero e a custodirlo con le debite cautele.
(Da avvocati.it del 10.3.2011)