Il giudizio dell'Anm sulla riforma della giustizia varata oggi dal Cdm "non è nè prevenuto nè frettoloso. L'abbiamo letta e ora dobbiamo dire la verità e con chiarezza, è una riforma contro la magistratura che dà al paese una magistratura non più autonoma e indipendente ma subordinata al potere politico". Lo ha detto al Tg3 Luca Palamara, presidente dell'Anm. La riforma del Csm e quella della polizia giudiziaria "sono le cose che destano più preoccupazione insieme alla responsabilità civile dei magistrato - sottolinea Palamara - perchè così si ha una magistratura subalterna alla maggioranza di governo contingente. La metà dei componenti del Csm diventa laica, cioè di nomina parlamentare, e così si altera il sistema di governo autonomo: oggi sarà un politico a dire cosa deve fare un magistrato e una corte disciplinare esterna al Csm a giudicarlo". Il numero uno del sindacato dei magistrati non nega che il problema di una disciplina sui giudici esista "ma qui si parla di responsabilità diretta".
(Da lapoliticaitaliana.it del 10.3.2011)