sabato 9 marzo 2013

SEZIONI DISTACCATE, BIRRITTERI CONTRO

Oggi convegno dell’ANM a Catania
Intervento del presidente Magnano
a favore delle sezioni distaccate

 
Mai come oggi le uniche voci di garbato ma fermo dissenso contro varie rappresentanze della magistratura sono state quelle degli avvocati e degli operatori amministrativi e giudiziari.

Ci riferiamo al convegno svoltosi stamane nell’aula adunanze del palazzo di Giustizia di Catania, organizzato dalla locale sezione dell’ANM – Unità per la Costituzione, moderato dal segretario distrettuale Angelo Busacca, che ha visto gli interventi del presidente dell’ANM Rodolfo Sabelli, del componente del CSM Mariano Sciacca e del presidente Francesco D’Alessandro allinearsi, pur con leggeri distinguo, alla relazione del direttore generale dell’organizzazione giudiziaria del Ministero di Giustizia Luigi Birritteri, agrigentino come l’ex Guardasigilli Alfano, il quale ha cercato di spiegare la validità delle nuove circoscrizioni giudiziarie e della redistribuzione delle piante organiche, in ogni caso precisando che non c’è speranza alcuna, almeno fin quando egli sarà in carica, che le sezioni distaccate dei tribunali possano minimamente sopravvivere, espressamente bocciando a priori qualsivoglia possibilità di proroga: se ci è permessa la battuta, il presidente del tribunale è stato degnamente sostituito nell’elenco dei “nemici” delle sezioni distaccate!

Così, mentre tutti i magistrati -come lo è pure Birritteri- hanno mostrato uno scarso senso della realtà e della concretezza, gli unici ad opporsi a questa sciagurata riforma, che non solo costerà parecchi soldi ai cittadini, ma soprattutto li allontanerà dal servizio Giustizia, sono stati il presidente dell’Ordine Avvocati Maurizio Magnano di San Lio, l’avv. Turi Asero a nome delle associazioni forensi delle sette sezioni distaccate (presente anche il nostro presidente Pippo Fiumanò) ed il dirigente sindacale Bernardo Capodicasa, i quali hanno evidenziato la materiale impossibilità di realizzare questa riforma che fa dell’efficienza la propria bandiera ma che di fatto creerà solo problemi e confusione, come sa bene chi non si limita a fare accademia e teoria ma è quotidianamente “in trincea”.