Sul bollettino ufficiale del Ministero della Giustizia è stata pubblicata la nota con le istruzioni per il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace a carico degli enti locali.
L'Associazione nazionale avvocati italiani contesta qualsiasi provvedimento che continua ad attuare il decreto sulla revisione della geografia giudiziaria che presenta profili di incostituzionalità.
“Il Ministero della Giustizia – ha detto il presidente Anai Maurizio de Tilla - ignora volutamente che la legge sulla revisione della geografia giudiziaria è illegittima, tanto è vero che fino ad oggi sono ben sei le ordinanze dei Tribunali di rimessione alla Consulta. Ora, a parte l’incostituzionalità della normativa, l’avvocatura ha più volte contestato l’interpello ai Sindaci per la permanenza o meno degli uffici dei giudici di pace nel territorio Comunale. La procedura - ha sottolineato de Tilla - è irrazionale e porterà a forti iniquità. Comuni senza soldi non potranno esercitare l’opzione per uffici di giudici di pace utili e funzionanti. Comuni dotati di risorse potranno esercitare l’opzione per giudici di pace inutili e non funzionanti. Siamo all’assurdo! Così è per 31 Tribunali minori e le 220 sezioni di Tribunale che si intendono sopprimere. L’istanza corale di cittadini, sindaci, avvocati – ha concluso De Tilla - è di sospendere subito l’efficacia di una irrazionale e selvaggia revisione della geografia giudiziaria”.
(Da Mondoprofessionisti dell’1.3.2013)