Il CNF sta lavorando al regolamento
Il punto su uno degli aspetti fondanti del nuovo Statuto dell’Avvocatura è stato fatto con tutti i presidenti delle Associazioni specialistiche per iniziativa del CNF nel corso dell’VIII Congresso giuridico-forense per l’aggiornamento professionale che si sta tenendo in questi giorni a Roma presso il Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia. Il Cnf, infatti, considera fondamentale il ruolo delle Associazioni specialistiche nella formazione in genere e nel percorso specialistico in particolare e ritiene essenziale il loro pieno coinvolgimento nella definizione dei percorsi formativi, per rendere efficace ed effettiva questa importante novità. Tutti d’accordo nel ritenere che se la specializzazione è una necessità, la formazione “generalista” dovrà essere altrettanto solida. Il titolo di “specialista”, che potrà essere speso come comunicazione informativa, però potrà contribuire a fare chiarezza “sul mercato” sulle competenze specifiche ai quali il cittadino potrà fare riferimento nella scelta del proprio legale. “Nel campo penale, la specializzazione dovrà essere funzionale alla tutela del giusto processo e in definitiva alla tutela del diritto”, ha detto Vinicio Nardo, dell’Unione delle Camere penali. “Un avvocato preparato rafforza il ruolo della difesa nel processo. Renzo Menoni, presidente dell’Unione delle Camere civili ha indicato nel processo il tratto unificante delle macro-aree di specializzazione, anche se sul tema il dibattito è aperto. “In ogni caso la trasversalità è un valore”. Luisella Fanni (Aiaf-Avvocati di famiglia) centra l’obiettivo: “l’Avvocatura deve fornire un servizio competente e lavoreremo celermente perché il regolamento sia approntato il prima possibile. Verificheremo con attenzione come garantire il contributo fondamentale dell’Avvocatura nei corsi localizzati nelle Università”. Preoccupato per il ruolo delle Università Patrizio Tumietto, presidente dell’Uncat (avvocati tributaristi). “Il diritto tributario è cerniera tra le competenze dell’avvocato sul versante procedimentale giurisdizionale e quelle del commercialista, prettamente di merito. Le facoltà di Giurisprudenza non sono attrezzate per questo”. Gianfranco Dosi (Ondf-Osservatorio diritto di famiglia), nel merito della definizione delle aree di specializzazione, indica la necessità di perseguimento di una terza via tra le macro e le micro aree. Il presidente degli avvocati giuslavoristi (Agi), Fabio Rusconi è convinto che la “specializzazione sia una sfida della professione, un nuovo modo di porsi nella società e un elemento di nitidezza sul mercato. Occorre però non valorizzare troppo il ruolo delle Università”. Per l’Unione delle Camere minorili, rappresentata dal presidente Luca Muglia, nel settore della famiglia il ruolo sociale dell’avvocatura si esprime a pieno ma richiede una trasversalità di competenze di cui tenere conto nella definizione delle aree. Enrico Lubrano (Siaa-Avvocati amministrativisti) ha insistito sul rilievo da dare alle Associazioni nei percorsi di selezione nell’acquisizione del titolo, soprattutto verificando con attenzione le specifiche competenze dei legali.
(Da Mondoprofessionisti del 15.3.2013)