Nel dibattito suscitato dalle dichiarazioni del ministro della Giustizia Paola Severino riguardante i parametri per il compenso degli avvocati, l'Associazione nazionale avvocati italiani ribadisce che a norma di legge il ministro può apportare quelle migliorie importanti per poter sbloccare gli aumenti.
“Cerchiamo di non danneggiare i giovani – ha dichiarato il presidente Anai Maurizio De Tilla - il Cnf ha dichiarato che non ostacolerà un provvedimento di miglioramento dei parametri emanato immediatamente dal ministero e questa posizione è non solo positiva ma presuppone che il ministro può ben firmare a stretto giro il provvedimento auspicato dall'avvocatura. In attesa dell'attuazione della procedura dei nuovi parametri su proposta del Cnf, il ministro può apportare quei miglioramenti concordati con l'avvocatura come il rimborso forfettario e l'aumento dei compensi per i precetti ed i decreti ingiuntivi. La vera battaglia – ha concluso De Tilla - dovrebbe essere rivolta alla reintroduzione delle tariffe minime”.
(Da Mondoprofessionisti del 15.3.2013)