Il 31 luglio
l'udienza mentre montano
le polemiche
sul ricorso presentato dall'Aiga
Si terrà il 31 luglio 2013 innanzi al Tribunale di
Palermo, Sezione Feriale, l’udienza relativa al ricorso ex art. 700 c.p.c.
promosso dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati contro la delibera della
cassa Forense che nel determinare il corpo elettorale ha escluso oltre 56.000
avvocati con reddito inferiore a €10.300. Il Presidente dell’AIGA Dario Greco
ha chiarito il motivo del ricorso: “Cassa Forense è un patrimonio di tutta
l’Avvocatura italiana e non è ammissibile discriminare qualcuno in base al reddito,
espropriandolo dal diritto di voto. Con l’entrata in vigore della Riforma
Forense tutti gli avvocati italiani sono iscritti automaticamente a Cassa
Forense e quindi tutti hanno il diritto di eleggere i propri rappresentanti”Ma
il mondo dell’avvocatura è in subbuglio. Cassa forense, da parte sua, ha
annunciato che si costituirà in giudizio per opporsi al ricorso presentato
dall'Aiga. “Abbiamo preso questa decisione con l’auspicio che la prossima
tornata elettorale, prevista per il 9 settembre, possa svolgersi secondo i modi
e i tempi prestabiliti nell’interesse di tutti gli avvocati – ha dichiarato il
presidente, Alberto Bagnoli – e nello stesso tempo che il comitato dei delegati
possa varare il nuovo regolamento che stabilisce l’ammontare dei contributi
minimi dovuti dai professionisti con redditi inferiori ai 10.300 euro”. Anche
l’Oua esprime forte preoccupazione per il ricorso presentato dall’Aiga a
Palermo. "Senza entrare nel merito dell'iniziativa dell'Aiga – sottolinea
il presidente Nicola Marino - e delle polemiche di questi mesi sull'obbligo di
iscrizione, previsto dalla legge professionale, dei 56mila legali che fino ad
ora non hanno mai versato contributi
all'ente previdenziale, non possiamo però non sottolineare che un eventuale
accoglimento del ricorso aprirebbe scenari inquietanti. È evidente come una
sospensione del processo elettorale porterebbe a un possibile commissariamento
e a un incalcolabile danno per tutti gli iscritti alla cassa forense e quindi
all'avvocatura".
Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti
del 29.7.2013)