L'obbligo per i professionisti di prevedere un preventivo per il cliente è "impraticabile" oltre ad essere una norma "incongrua e incostituzionale".
È quanto ha affermato Guido Alpa, presidente del Consiglio nazionale Forense, a margine di un'audizione in commissione Industria del Senato. "Il compenso finale è imprevedibile" perché, ha spiegato, "dipende dalle decisioni del magistrato nelle varie fasi processuali".
Anche la norma che istituisce i Tribunali per le imprese non piace agli avvocati. "Introduce una distinzione classista perché distingue non sulla base della materia ma sulla base del soggetto". Inoltre, l'articolo, "introduce pericolosi elementi di inefficienza perché prevede solo 12 sedi in tutta Italia, con intere regioni che ne sono sguarnite".
Infine, arrivano critiche anche sulla possibilità di società di capitali tra professionisti con un socio non professionista. "Mette a repentaglio il segreto professionale, l'autonomia dello stesso professionista e creare le premesse di possibili conflitti di interesse", ha concluso.
(Da Mondoprofessionisti dell’8.2.2012)