L'avvocatura si aspetta che la riforma forense sia approvata
dalla Camera nelle prossime sedute. Intanto il 23 ottobre si sciopera
L’avvocatura è stanca di essere presa in giro con promesse e contro promesse subito disattese. E visto che il Governo non intende prendere in alcuna considerazione le istanze del mondo forense sulla mediaconciliazione obbligatoria, sulla revisione della geografia giudiziaria, sulla giustizia civile e sulla riforma dell’ordinamento forense l’Oua delibera di proclamare l’astensione dalle udienze civili, penali, amministrative, contabili, tributarie e dalle altre attività giudiziarie, nel giorno 23 ottobre.
E in tale occasione di promuovere una grande manifestazione nazionale di protesta e proposta da tenersi a Roma e che da Piazza della Repubblica si concluda in Piazza Santi Apostoli, dove si svolgeranno, dall’apposito palco, gli interventi dei promotori, coinvolgendo ogni avvocato, ogni Ordine, ogni Unione Regionale o Distrettuale e ogni singola Associazione, nonché l’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana e il Consiglio Nazionale Forense, per difendere la dignità e il ruolo dell’Avvocatura italiana.
Per Maurizio de Tilla, Presidente dell’Oua (nella foto) si tratta di "una protesta necessaria, una giornata di sciopero e una grande manifestazione nazionale. Apprezziamo la disponibilità del Ministro della Giustizia a dialogare su questioni importanti come l’accesso e la riforma dei corsi di laurea, ma serve uno sforzo in più da parte dell’intero Esecutivo: sono da rivedere tutti quei provvedimenti che in questi ultimi due anni hanno portato a penalizzare fortemente i cittadini, con la compressione del diritto di difesa, come con l’irrazionale revisione della geografia giudiziaria (la fine della giustizia di prossimità), l’introduzione del filtro in appello e della illegittima media-conciliazione obbligatoria, con interventi che hanno messo in ginocchio gli avvocati, fortemente colpiti dal punto di vista economico e professionale, a causa dell’abolizione delle tariffe e delle conseguenti irrazionali ed opache tabelle di parametrazione dei compensi, con ribassi di oltre il 50% e con la incostituzionale delegificazione dell’ordinamento forense".
“Ci auguriamo – dice il presidente dei giovani avvocati Dario Greco, dopo il rinvio alla prossima settimana della discussione alla Camera del testo di riforma dell’ordinamento forense - che la prossima settimana sia decisiva per l’approvazione delle riforma forense, che può e deve essere migliorata rispetto al testo approvato dal Senato. Vi sono ancora troppi sbarramenti anagrafici per l’esercizio della professione e per l’elettorato passivo nelle istituzioni forensi; è un controsenso affermare di volere aiutare i giovani e poi prevedere un’anzianità d’iscrizione all’albo per potere conseguire le specializzazioni”. Secondo il presidente dell'Aiga, “sono altresì urgenti misure che facilitino lo sbocco professionale ai giovani praticanti e ai giovani avvocati, con il riconoscimento di un equo compenso non solo al praticante, ma anche all’avvocato collaboratore di studio”. Greco chiede anche che “scompaia ogni riferimento al reddito prodotto per dimostrare l’esercizio continuativo della professione e si introducano misure a difesa dell'indipendenza dell'Avvocatura, specie con riferimento alla presenza del socio di mero capitale nelle società professionali e al regime delle incompatibilità dell’iscrizione all’albo per il lavoratori dipendenti”. Greco conclude chiedendo “maggiore democrazia negli organi di governo dell’Avvocatura, con la creazione di un organo nazionale di governo dell’Avvocatura eletto a suffragio diretto da parte di tutti gli avvocati italiani. In questo senso, l’Aiga è senz’altro favorevole all’istituzione del Consiglio Superiore dell’Avvocatura”.
Lunedì 8 ottobre alle 15, intanto, una delegazione del Patto per la giustizia, il cartello di cui fanno parte le rappresentanze degli avvocati, Oua, dei magistrati, Anm, e dei dirigenti e lavoratori della Giustizia: Uilpa - Uidag, Flp, Fp-Cgil, Rdb Cub, Associazione Dirigenti Giustizia, Associazione Magistrati Corte dei Conti, Anma, C.O.N.M.A, Associazione Avvocati e Procuratori dello Stato, si incontrerà con il ministro, Paola Severino.
Luigi Berliri (da Mondoprofessionisti del 5.10.2012)