Con la sentenza n. 17195/2012, la Corte di Cassazione conferma l’addebito della separazione a carico di un marito sardo nell'aver provocato la fine del suo matrimonio.
Il caso. Il Tribunale e la Corte di Appello di Cagliari dichiaravano la separazione di due coniugi, con addebito a carico esclusivo del marito, che aveva imposto la presenza della sua amante anche ai pranzi di Natale con moglie e figli. Altrimenti, se il 'diktat' non veniva esaudito, l'uomo minacciava di non partecipare agli happening familiari. Senza successo il marito fedigrafo ha cercato di sostenere, innanzi ai giudici della Suprema Corte, che quella con la sua “amica” era solo una "frequentazione", un "adulterio apparente", non reale.
Il giudizio di legittimità. Ma la Cassazione ha confermato quanto sostenuto dalla Corte d’appello. Infatti, nel corso della causa di separazione era emerso che l'uomo frequentava assiduamente la casa di questa amica, la accompagnava al posto di lavoro, con lei dovevano essere discussi i problemi interni familiari e la donna era presente in casa per le feste di Natale, altrimenti non vi partecipava". Inoltre, in seguito alla richiesta di sua moglie di dare un taglio alla relazione extraconiugale, il marito solo "apparentemente accondiscese", continuando "di nascosto a frequentare l'amica sotto la cui abitazione era spesso parcheggiata la sua macchina". Ormai l’uomo, davanti ai familiari e ai conoscenti aveva assunto la veste di "accompagnatore e paladino" della donna, un ruolo che "mal si conciliava con un generico rapporto di amicizia, per la cui salvezza non ha esitato a mettere in discussione la sopravvivenza stessa della famiglia".
(Da avvocati.it del 29.10.2012)