Trib. Lamezia Terme, sez. civile, decreto 12.6.2012
Il Trib. Lamezie Terme, con decreto del 12 giugno 2012 ribadisce un principio già precedentemente affermato da Cass. civ., n. 4532 del 2012 e dalla Circ. del Ministero della Funzione Pubblica n. 5 del 2012, in base al quale alla dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà prevista dall'art. 4 della L. 15/1968, cui sono in tutto assimilabili le dichiarazioni annuali dei redditi, in quanto anch'esse provenienti dalla parte interessata, deve escludersi qualunque rilevanza, sia pure indiziaria, qualora costituisca l'unico elemento esibito in giudizio al fine di provare un elemento costitutivo dell'azione o dell'eccezione, atteso che la parte non può derivare elementi di prova a proprio favore, ai fini del soddisfacimento dell'onere di cui all’art. 2697 c.c., da proprie dichiarazioni non asseverate da terzi (Cass. civ., Sez. lavoro, 10 marzo 2006, n. 5321).
Inoltre l’art. 2 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) chiarisce che le dichiarazioni sostitutive di certificazioni relative a stati, qualità personali e fatti, tra cui la residenza, previste dall’art. 46 del medesimo testo normativo, esulano dall’ambito della prova civile, riguardando “la produzione di atti e documenti agli organi della P.A. nonché ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro e in quelli con l’utenza, e ai privati che vi consentono” (Cass. civ., n. 26937 del 2006).
É quindi insegnamento largamente condiviso che la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, così come l’autocertificazione in genere, ha attitudine certificativa e probatoria esclusivamente in alcune procedure amministrative, essendo viceversa priva di efficacia in sede giurisdizionale (Cass. civ., n. 703 del 2007; n. 15486 del 2007; di recente, n. 6755 del 2010).
Ciò trova applicazione anche alla materia della volontaria giurisdizione.
(Da Altalex del 13.9.2012. Nota di Rocchina Staiano)