Garantire l’autonomia gestionale e l’indipendenza delle Casse previdenziali private, aprire un dibattito ragionato sul tema delle liberalizzazioni delle professioni, affrontare una seria riforma del sistema giustizia: sono queste le richieste che Cassa forense, dando seguito alla delibera del Comitato dei Delegati riunitosi lo scorso venerdì e in previsione dell’incontro dell’Adepp che si terrà mercoledì a Roma per discutere della recente manovra finanziaria varata dal governo, avanza alle forze politiche.
Sull’autonomia delle Casse previdenziali private, Cassa forense ricorda come tutti gli Enti siano già soggetti al potere di vigilanza dei Ministeri competenti e rileva che la COVIP, così come oggi strutturata, appare inadeguata a esercitare compiti di vigilanza e indirizzo su realtà, quali le casse private, più complesse dei fondi pensionistici. Preoccupazione è espressa anche per i ripetuti tentativi di incidere frettolosamente e superficialmente sulla normativa regolatrice delle libere professioni, vanificando anni di confronto, riflessioni ed elaborazioni sulla materia.
Tali interventi improvvisati, tra l’altro, minacciano di alterare gli equilibri delle Casse che, sotto spinta dei Ministeri vigilanti, lavorano per garantire la sostenibilità dei sistemi previdenziali.
Infine, la Cassa Forense non condivide le politiche avanzate per riformare il Sistema Giustizia che, nell’assoluta incapacità di individuare e realizzare soluzioni adeguate, si traducono solo in rilevanti aumenti dei costi a carico dei cittadini a fronte di un servizio, ogni giorno, sempre più inefficiente.
“Gli interventi contenuti nella recente manovra finanziaria - rileva Alberto Bagnoli, presidente di Cassa forense - vanno a incidere pesantemente sia sul sistema ordinamentale, già messo a dura prova dall’aumento dei costi dei processi, sia su quello previdenziale, di cui si vuole limitare l’autonomia controllandone investimenti mobiliari e immobiliari”.
“Per questo - continua Bagnoli - auspichiamo che ogni provvedimento sulle disposizioni regolanti le professioni, la previdenza e il sistema giustizia nel suo complesso venga adottato non in via frazionata ed emergenziale, ma con una visione complessiva e organica della materia, con particolare attenzione alle ricadute sugli equilibri previdenziali".
(Da Mondoprofessionisti del 25.7.2011)