E’ un inadempimento contrattuale e non ha risvolti penalistici
Non commette una truffa il legale che, dopo aver ricevuto un regolare mandato, non inizia la causa pur avendo percepito dai clienti un acconto.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con una sentenza del 3 maggio 2011, ha assolto senza rinvio un avvocato condannato per truffa perché, pur avendo percepito l'acconto dai clienti, non aveva mai iniziato la causa.
Il professionista, una volta travolto dai sospetti di questi, aveva offerto loro del denaro per chiudere la questione. Ma i tre lo avevano querelato, ottenendo una condanna per truffa da parte del Tribunale di Napoli. La decisione era stata poi confermata dalla Corte d'Appello. Quindi il ricorso alla Suprema corte che ha annullato tutte le accuse con formula piena, perché i fatti non sussistono.
In particolare la seconda sezione civile ha precisato che "la vicenda non ha alcun risvolto penalistico ma va ritenuta solo come episodio di inadempimento contrattuale del quale l'imputato non può che rispondere in sede civilistica".
Debora Alberici (da cassazione.net)