domenica 26 giugno 2011

Non luogo a procedere in esito all’udienza preliminare

Cass. Pen. 13.5.2011 n. 24573

È manifestamente illogica, e va conseguente annullata in sede di legittimità, la sentenza di non luogo a procedere pronunciata in esito all'udienza preliminare qualora carente di qualsivoglia valutazione ... prognostica in ordine alla possibilità di superare, in sede dibattimentale, la insufficienza e la contraddittorietà del quadro probatorio ed alla idoneità degli elementi prospettati dal Pubblico Ministero per sostenere l'accusa in giudizio.
L'udienza preliminare ha natura prevalentemente processuale, in quanto ha lo scopo specifico di evitare inutili dibattimenti e non anche di accertare la colpevolezza o l'innocenza dell'imputato.
È manifestamente illogica, oltre che carente di motivazione, la pronuncia con la quale il Giudice del merito si limiti ad aderire ad una delle tesi scientifiche prospettate dai consulenti delle parti, in tal modo eludendo del tutto le tematiche e le problematiche poste da altra, altrettanto valida, consulenza, pertanto omettendo qualsivoglia disamina comparativa tra i diversi apporti tecnici in tal modo forniti. Il vizio deve ritenersi ancor più evidente qualora, come nella specie, la decisione sia intervenuta in esito ad udienza preliminare, in quanto in siffatta ipotesi il Giudicante di fatto pretermette di considerare che taluni elementi, all'apparenza contraddittori, possono e debbono essere sottoposti al vaglio del dibattimento, con esiti presumibilmente rilevati anche ai fini del giudizio sull'attendibilità dell'una o dell'altra tesi scientifica.

(Da telediritto.it del 24.6.2011)