La decisione ufficiale sarà presa solo a metà luglio ma le premesse per la convocazione di un congresso straordinari dell’Avvocatura ci sono tutte. La decisione, a quanto risulta a Mp sarebbe slatta presa dopo il successo dell’astensione degli avvocati proclamata dall’Oua per giovedì scorso e la manifestazione di Napoli alla quale hanno partecipato più di mille toghe.
“Manca solo la richiesta – rivela a Mp il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla – la professione forense ne ha abbastanza del comportamento dei politici nei suoi confronti”.
Sul tappeto i problemi di sempre: l’obbligatorietà della mediaconciliazione e lo sfascio della giustizia civile.
Ad aggravare il quadro l’indiscrezione, secondo la quale il Ministro della Giustizia Alfano, prima di dimettersi, avrebbe intenzione di varare un decreto legge sulla mediaconciliazione obbligatoria che disattende le richieste unitarie (oltre 150 ordini forensi e tutte le associazioni di categoria) dell’avvocatura, sull’eliminazione dell’obbligatorietà dell’istituto, nonché le dure critiche al sistema vigente anche da parte della magistratura e di molti parlamentari di maggioranza e opposizione.
«Invece di ascoltare il Parlamento e la società civile – spiega de Tilla – e, quindi, accelerare l’approvazione dei disegni di legge bipartisan all’esame del Senato (Benedetti Valentini del Pdl e Della Monica del Pd), che recepiscono le proposte dell’avvocatura, il Ministro vuole fare l’ennesimo regalo ai poteri forti a scapito dei cittadini. Questo ulteriore attacco alla giustizia civile costringe gli avvocati a pensare anche alla convocazione di un congresso straordinario. La decisione sarà assunta a metà luglio”.
(Da Mondoprofessionisti del 27.6.2011)