30
MILIONI L'ANNO BUTTATI DALLA FINESTRA
A
tanto ammonterebbe l'aggravio di spesa
con la
soppressione dei Tribunali e delle Sezioni distaccate
''Con la soppressione dei Tribunali e delle Sezioni
distaccate si avrà un aggravio di spesa di almeno 30 milioni di euro all'anno.
Il che smentisce categoricamente le affermazioni ministeriali di risparmi di
spesa e di miglioramenti dell'efficienza''. Lo sostiene l'Associazione
nazionale avvocati italiani, che chiede al Parlamento di fermare subito
l'azione ministeriale insensata che non risponde agli interessi dei cittadini e
della giustizia. "È accertato che nessuno dei tribunali accorpanti è in
grado di assorbire i tribunali soppressi e le Sezioni distaccate abolite. La situazione
è drammatica'', denuncia il presidente dell'Anai, Maurizio De Tilla, che
ricorda alcuni casi. ''Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, denuncia la
drammatica e notoria situazione degli attuali immobili che sono già
insufficienti ad accogliere finanche gli attuali uffici giudiziari (con
esclusione delle Sezioni distaccate). Il Comune di Bologna è alla ricerca di un
immobile da adibire a uffici giudiziari di mq. 4.500 circa. A Cuneo (che si
prepara ad accogliere i Tribunali di Mondovì e Saluzzo) è prevista una spesa di
circa sette milioni di euro per ristrutturare una scuola da adibire ad attività
giudiziaria. Il presidente del Tribunale di Lecce - aggiunge il presidente Anai
- chiede di mantenere in funzione almeno tre delle sette sezioni distaccate affermando
che l'utilizzazione delle tre strutture sarebbe l'unico modo per prendere
ancora tempo ed evitare una possibile paralisi della giustizia. Per
l'accorpamento a Foggia del Tribunale di Lucera (che è un modello di
funzionamento) si prevede l'erogazione di un canone di 750.000 euro all'anno''.
L'Anai riporta poi il caso del sindaco di Potenza, che ''ha rappresentato che
il Palazzo di Giustizia non ha i requisiti per far fronte alla sistemazione
logistica del personale, di magistratura ed amministrativo degli uffici
giudiziari di Melfi'', e ancora ''l’accorpamento del Tribunale di Montepulciano
a Siena dovrebbe comportare una spesa annua di circa 800 mila euro annui. Il
Tribunale di Lagonegro (Basilicata) non è in grado di accogliere il Tribunale
di Sala Consilina (Campania). Il Comune di Udine ha dichiarato di non essere in
grado di allocare gli uffici facenti capo al Tribunale di Tolmezzo. L'assurdo
del disegno demolitorio e irrazionale raggiunge il grado più alto se si
considera che per il Tribunale di Acqui Terme (soppresso) si è speso per
ristrutturazione l'importo di 5 milioni di euro - sottolinea De Tilla - Per la
costruzione dell'edificio che ospita il Tribunale di Bassano del Grappa si è
sostenuta una spesa di 12 milioni di euro ai quali vanno aggiunti altri 8
milioni di euro per il completamento della cittadella della giustizia.
L'edificio che ospita il Tribunale di Chiavari, consegnato un mese fa, ha
comportato un costo per lo Stato di 14 milioni di euro. Il Tribunale di Modica,
inaugurato nel 2004, è costato 12 milioni di euro. E così via per Pinerolo,
Sulmona, Saluzzo e gli altri uffici giudiziari. A ciò si aggiunga che si
chiudono Tribunali, quali Rossano e Lucera, ad alto tasso di criminalità
organizzata. È una pura follia demolire uffici giudiziari costati diverse
decine di milioni di euro con un'efficienza e una durata media dei processi di
gran lunga inferiore a quella delle sedi accorpanti - conclude De Tilla – È da
dissennati spendere decine di milioni di euro per attrezzare sedi inidonee. Non
è corretto vantare risparmi e efficienze lontani anni luce dalla verità''.
(Da Mondoprofessionisti del 2.9.2013)