lunedì 9 settembre 2013

GIUSTIZIA NEL CAOS



De Tilla: il ministero procede con ostinazione
nella revisione selvaggia della geografia giudiziaria
con proroghe parziali e settoriali

"Lo sapevamo da tempo che il Ministero non ha una visione strategica e complessiva per la giustizia" ha dichiarato il presidente dell'Associazione nazionale avvocati italiani Maurizio De Tilla con riferimento all'imminente entrata in vigore della nuova geografia giudiziaria che prevede la chiusura di mille tribunali."Si sta procedendo maldestramente - ha continuato De Tilla - ad una revisione selvaggia della geografia giudiziaria sopprimendo tribunali e sezioni distaccate che funzionano. Una follia del “fare male” che ossessiona i dirigenti del Ministero che arrecheranno danni irreversibili alla giustizia di prossimità. Gli ultimi decreti ministeriali prorogano parzialmente il funzionamento di una cinquantina di uffici giudiziari separando i processi pendenti dai nuovi processi. E quindi aggravando ancor più il funzionamento degli uffici e la difesa dei cittadini". Anai denuncia ancora una volta i costi di questa operazione: "Il tutto - ha detto De Tilla - costerà allo Stato almeno 30 miliardi di euro all’anno senza alcun beneficio e vantaggio per coloro che chiedono giustizia. L’Italia è in rivolta. Molti Comuni ostacolano il trasporto dei fascicoli, giovani professionisti fanno lo sciopero della fame, cittadini ed avvocati salgono sui tetti dei palazzi di giustizia. A ciò si aggiungono vertenze giudiziarie, sospensioni dei provvedimenti, andirivieni di mobili e fascicoli, depositati in uffici dislocati in sedi diverse anche distanti 50 e più chilometri. Il Ministero che è responsabile di questo caos senza precedenti, tollerato dal Parlamento che non ha calendarizzato la seduta per l’approvazione della proroga almeno di due anni della legge sulla revisione della geografia giudiziaria. Gli abusi della P.A. non si contano più ed i danni sono notevoli ed incalcolabili". L’Anai chiede che il Presidente Letta ponga fine al massacro della giustizia. Chiede, altresì, che il Ministro Cancellieri realizzi le vere riforme della giustizia quali il processo telematico, il giudice laico su larga scala, la produttività e responsabilizzazione dei giudici, l’eliminazione di sprechi nella gestione delle risorse destinate al settore giustizia.

(Da Mondoprofessionisti del 9.9.2013)