De Tilla: il
ministero procede con ostinazione
nella
revisione selvaggia della geografia giudiziaria
con proroghe
parziali e settoriali
"Lo sapevamo da tempo che il Ministero non ha
una visione strategica e complessiva per la giustizia" ha dichiarato il
presidente dell'Associazione nazionale avvocati italiani Maurizio De Tilla con
riferimento all'imminente entrata in vigore della nuova geografia giudiziaria
che prevede la chiusura di mille tribunali."Si sta procedendo maldestramente
- ha continuato De Tilla - ad una revisione selvaggia della geografia
giudiziaria sopprimendo tribunali e sezioni distaccate che funzionano. Una
follia del “fare male” che ossessiona i dirigenti del Ministero che
arrecheranno danni irreversibili alla giustizia di prossimità. Gli ultimi
decreti ministeriali prorogano parzialmente il funzionamento di una cinquantina
di uffici giudiziari separando i processi pendenti dai nuovi processi. E quindi
aggravando ancor più il funzionamento degli uffici e la difesa dei
cittadini". Anai denuncia ancora una volta i costi di questa operazione:
"Il tutto - ha detto De Tilla - costerà allo Stato almeno 30 miliardi di
euro all’anno senza alcun beneficio e vantaggio per coloro che chiedono
giustizia. L’Italia è in rivolta. Molti Comuni ostacolano il trasporto dei
fascicoli, giovani professionisti fanno lo sciopero della fame, cittadini ed
avvocati salgono sui tetti dei palazzi di giustizia. A ciò si aggiungono
vertenze giudiziarie, sospensioni dei provvedimenti, andirivieni di mobili e
fascicoli, depositati in uffici dislocati in sedi diverse anche distanti 50 e
più chilometri. Il Ministero che è responsabile di questo caos senza
precedenti, tollerato dal Parlamento che non ha calendarizzato la seduta per
l’approvazione della proroga almeno di due anni della legge sulla revisione
della geografia giudiziaria. Gli abusi della P.A. non si contano più ed i danni
sono notevoli ed incalcolabili". L’Anai chiede che il Presidente Letta
ponga fine al massacro della giustizia. Chiede, altresì, che il Ministro
Cancellieri realizzi le vere riforme della giustizia quali il processo
telematico, il giudice laico su larga scala, la produttività e
responsabilizzazione dei giudici, l’eliminazione di sprechi nella gestione
delle risorse destinate al settore giustizia.
(Da Mondoprofessionisti
del 9.9.2013)