L'Anai
denuncia: migliaia di processi finiti
in
scatoloni con previsioni ignote.
La
giustizia è allo sbando per colpa
dell'ottusità
del Ministero della Giustizia
Si preannunciano class action e azioni di danni da
parte dei cittadini i cui diritti sono stati cancellati con la violenza di un
potere cieco. L’offesa alla giustizia non ha precedenti. E le reazioni che già
ci sono state non mancheranno. I Tribunali minori e almeno metà delle Sezioni
distaccate non possono essere soppressi”. A prevederlo è l’Associazione
Nazionale Avvocati Italiani che denuncia il massacro di centinaia di migliaia
di processi pendenti che stavano per celebrarsi e che sono finiti con i
fascicoli in scatoloni con destinazione incerta e con inconcepibile previsioni
ignote. “Smantellati Tribunali e Sezioni distaccate che smaltivano i processi
pendenti e che oggi sono desertificati – dichiara il presidente Anai Maurizio
De Tilla - Paradossalmente il Ministero della Giustizia, con un’azione di
forza, è riuscito in pochi giorni a distruggere processi in via di soluzione.
Il caos è subentrato all’ordine. Divise e rese complicate le nuove competenze
territoriali senza soluzioni accettabili. Cittadini, sindaci, istituzioni ed
avvocati sono indignati”.
(Da Mondoprofessionisti del 19.9.2013)