mercoledì 23 settembre 2015

Processo penale, ok Camera a delega. Riforma passa a Senato

Sì dell'Aula della Camera al ddl di delega al governo della riforma del processo penale. Il testo, approvato con 314 voti a favore, 129 contrari e 51 astenuti, passa al Senato. Forza Italia si è astenuta, contro hanno votato M5S, Lega e Sel.

M5s imbavagliati in Aula

Prima del voto finale è andata in scena la protesta del Movimento 5 stelle nell'Aula della Camera. I deputati del gruppo M5S si sono infatti coperti la bocca con un bavaglio per esprimere la loro contrarietà alle norme sulle intercettazioni, mentre parlava Vittorio Ferraresi, relatore di minoranza in commissione Giustizia.

Ok ai limiti su pubblicabilità intercettazioni

Ieri l'aula di Montecitorio ha approvato l'articolo del Ddl penale che delega il governo a disciplinare le intercettazioni. Le nuove norme dovranno evitare la pubblicazione di conversazioni irrilevanti ai fini dell'indagine e che riguardano persone completamente estranee, attraverso una selezione del materiale relativo alle intercettazioni. Non ci sarà però un'udienza filtro. Nessuna pena detentiva a carico dei giornalisti. Prevista la delega per punire (fino a 4 anni) la diffusione di registrazioni fraudolente diffuse per causare un danno a reputazione e immagine. Resta salvo l'esercizio del diritto di difesa e del diritto di cronaca.

La protesta del M5s

Dopo il voto finale, il Guardasigilli Andrea Orlando nominerà una commissione ministeriale di magistrati, avvocati e giornalisti per cominciare a mettere nero su bianco l'articolato. I nomi li ha già in tasca e assicura che «faranno giustizia di molte illazioni circolate in questi giorni». Lo ha ribadito in Aula anche la relatrice Donatella Ferranti (Pd), precisando che chi parla di bavaglio «fa demagogia» perché con la riforma si vuole tutelare solo «chi è estraneo alle indagini». La Federazione della stampa ne «prende atto» ma continua a definire la delega «una minaccia per il diritto di cronaca». Durissimi i 5 Stelle: «Cosa è cambiato da quando queste cose le portava avanti Berlusconi ad ora che le porta avanti Renzi?» ha attaccato ieri Alfonso Bonafede rivolto ai banchi del Pd. «Berlusconi difendeva se stesso dalla giustizia, voi difendete tutta la casta. Lui colpiva solo i giornalisti che lo attaccavano, voi mettete il bavaglio a tutta la stampa italiana».


(Da ilsole24ore.com del 23.9.2015)