Con la sentenza n. 601 dell'11 gennaio 2013 i giudici di legittimità hanno respinto il ricorso di un uomo di origine musulmana cui era stato negato l'affidamento condiviso del figlio, confermando le statuizioni della Corte di merito.
Il ricorrente aveva adìto la Cassazione contestando che il bambino fosse stato affidato in via esclusiva alla madre, per avere la stessa una stabile convivenza con una donna.
Al fine di riassumere le motivazioni con cui gli ermellini hanno respinto il ricorso appare opportuno analizzare i fatti storici dai quali ha originato la vicenda giudiziaria.
La coppia si era divisa, e successivamente la donna, ex tossicodipendente, aveva intrecciato un relazione stabile con una operatrice della comunità presso cui era stata ricoverata, suscitando a tal punto le ire dell'ex coniuge, di religione musulmana, che costui non aveva esitato ad aggredire la compagna della moglie, verbalmente e fisicamente.
(Da diritto.it)