Con l'esecuzione dell'Inno di Mameli, stamane alle 9,15 ha avuto inizio, nell'androne del Palazzo di Giustizia di Catania, la cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario.
Alla presenza di autorità istituzionali, militari e religiose (ma anche dei dirigenti dell'AGA!), il presidente del distretto di Corte d'Appello Alfio Scuto ha letto la propria relazione, evidenziando luci ed ombre della Giustizia catanese nell'anno trascorso, non mancando di sottolineare i buoni risultati raggiunti sul piano dell'informatizzazione da un lato, e le ben note problematiche d'ordine logistico legate alla prospettata soppressione delle sezioni distaccate del Tribunale.
Numerosi gli interventi successivi: il Procuratore generale Tinebra, rappresentanti del CSM, del Consiglio Giudiziario, del Governo e di associazioni.
Molto interessante l'intervento del Presidente del Consiglio dell'Ordine Avvocati di Catania Maurizio Magnano di San Lio, il quale si è soffermato sull'anno impegnativo per l'Avvocatura (dalla battaglia contro la mediazione obbligatoria a quelle contro l'aumento del contributo unificato, contro la soppressione delle sezioni staccate e la riduzione dei magistrati), culminato con l'approvazione della riforma forense.
Tra gli ultimi interventi -per noi molto importante-, l'Avv. Salvatore Asero di Paternò ha chiesto, a nome di tutte le associazioni forensi territoriali, la proroga di cinque anni che la legge prevede prima della chiusura dei cosiddetti "tribunalini".
Nella speranza che le sue parole salgano in Cielo...