Chi non usa la cintura di sicurezza quanto è responsabile del danno che deriva dall’eventuale sinistro stradale?
Il caso
Nei casi in cui il mancato uso delle cinture di sicurezza sia stato una concausa del danno prodotto dal sinistro, in che percentuale è quantificabile la responsabilità di chi non le ha usate? Inoltre, a chi spetta provare che il danno non si sarebbe verificato (o avrebbe avuto conseguenze meno gravi) se l'interessato avesse usato le cinture di sicurezza?
La soluzione
L'accertamento dell'incidenza avuta dal mancato uso delle cinture di sicurezza sul danno dev'essere condotto in concreto, anche in relazione al tipo di danno occorso al conducente o al passeggero; il Tribunale di Cassino (sentenza del 15/6/2000), per esempio, ha quantificato questa incidenza in ragione del 20% nel caso di trauma craniofacciale, mentre il Giudice di pace di Catanzaro (sentenza del 4/10/2000) l'ha quantificata nel 30%, il Giudice di pace di Brescia (sentenza del 12/7/1999) nel 25%, il Tribunale di Chieti (sentenza n. 21 del 12/1/2009) nel 50% e il Tribunale di La Spezia (sentenza del 30/3/2005) nella misura di un terzo a carico della passeggera che non aveva posizionato il neonato, rimasto vittima dell’incidente, nell’apposito seggiolino. In tali ipotesi, ovviamente, il risarcimento viene ridotto in proporzione al concorso di colpa del danneggiato.
Se una parte sostiene che il conducente di un veicolo (o un trasportato) non ha fatto uso delle cinture di sicurezza, rilevandone l'incidenza negativa perché se le avesse usate avrebbe evitato le lesioni o quanto meno le avrebbe rese meno rilevanti o gravi, spetta alla medesima parte l'onere di tale prova (Giu. pa. Casamassima 2/4/1998).
(Da avvocati.it del 22.1.2013)