Domani niente processi, i penalisti scendono in "sciopero". La giornata di astensione nazionale dalle udienze e dalle attività difensive è stata decisa dalla giunta dell'Unione delle camere penali per "protestare contro l'immobilismo del sistema politico sui temi della giustizia, con riforme solo annunciate o evocate strumentalmente in nome della propaganda politica o del conflitto con la magistratura, ma mai discusse concretamente neppure in casi in cui le proposte sono già sul tavolo". Ed è la ragione per la quale gli Avvocati dell'Ucpi e delle Camere penali locali non parteciperanno nemmeno alle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario presso la Cassazione e nelle Corti d'appello: "È un rituale ottocentesco - dice Valerio Spigarelli, presidente dell'Ucpi - che continua a relegare gli Avvocati in posizione gregaria, offrendo un volto deformato della giustizia". I penalisti, per inaugurare l'anno giudiziario, si sono dati appuntamento a Napoli, dove domani "in un processo virtuale ma fondato sulla realtà - annuncia Spigarelli - sotto accusa sarà la giustizia senza qualità, i suoi protagonisti, le sue miserie, senza far sconti a nessuno, neppure all'avvocatura stessa". Una giornata di protesta per "assicurare ai cittadini sottoposti a giudizio un giudice finalmente terzo e impedire l'abuso, ma per tutti, della custodia cautelare e delle intercettazioni. Per reclamare leggi penali moderne, chiare, tassative e non sciatte e contraddittorie e sanzioni efficaci. Per pretendere un sistema carcerario degno di una nazione civile".
(Da Mondoprofessionisti del 26.1.2011)