Nel caso in questione, la Procura della Repubblica ha proposto ricorso in Cassazione a seguito di un ordinanza della Corte di appello di Torino che disponeva la consegna di un cittadino bulgaro alle rispettive autorità del suo paese. L’uomo, condannato da un Tribunale bulgaro era altresì imputato in Italia per lo stesso reato.
I giudici di merito hanno precisato che se l’uomo è imputato nel nostro paese per lo stesso reato non è possibile la consegna dell’uomo salvo che il Mandato di Arresto Europeo (mae) non sia basato su una sentenza di condanna definitiva. Difatti, ai sensi dell'art. 18, comma 1 della legge 22 aprile 2005, “è vietata la consegna della persona ricercata se per lo stesso fatto è in corso in Italia procedimento penale, a meno che il MAE concerna, l'esecuzione di una sentenza definitiva di condanna”.
(Da Avvocati.it del 6.12.2010)