mercoledì 1 dicembre 2010

Al via domani il Salone della Giustizia di Rimini

De Tilla: il confronto riparta dal Congresso di Genova

Dal congresso di Genova "è arrivato un messaggio chiaro: centralità dei diritti dei cittadini, modernizzazione della macchina giudiziaria, rilancio del ruolo e del contributo dell'avvocato, che si candida ad essere compiutamente classe dirigente di questo Paese, impegno per la competitività del sistema-Italia. Il confronto riparte dalle conclusioni del XXX Congresso Forense".
Lo afferma Maurizio de Tilla, presidente Organismo Unitario Avvocatura italiana-Oua, ricordando quanto accaduto al congresso forense di Genova nei giorni scorsi. De Tilla affronta il tema annunciando l'apertura dei lavori al Salone della Giustizia a Rimini, dal 2 al 5 dicembre, con il il convegno inaugurale organizzato dall'Oua: 'Verso una riforma della giustizia e della professione di avvocato", che si terrà domani dalle 10.30.
I lavori saranno aperti dallo stesso de Tilla, a cui seguiranno gli interventi di Michele Vietti, vice presidente del Csm, Renato Schifani, Presidente del Senato, del ministro dell'Interno Roberto Maroni, di Maria Elisabetta Alberti Casellati e Giacomo Caliendo, sottosegretari di Stato per la giustizia.  Attesi anche Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo vicario Pdl al Senato, di Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera dei Deputati, di Luigi Li Gotti, capogruppo Idv nella Commissione giustizia del Senato, di Luca Palamara, presidente Anm.
Tra i partecipanti numerosi Presidenti degli Ordini Forensi tra i quali quello di Rimini, Giovanni Scarpa, e di Forlì-Cesena, Emanuele Prati. A Genova, ricorda de Tilla, si è "invocata una urgente riorganizzazione e riforma della macchina giudiziaria (e del giudice laico), partendo dal Decalogo di Proposte avanzate dall'Oua nei mesi scorsi, che ha ricevuto il trasversale consenso di tutti gli operatori del settore e delle principali forze di maggioranza e opposizione. Si è assunta all'unanimità una posizione netta contro il decreto legislativo sulla media-conciliazione obbligatoria basato su un'inaccettabile cultura del sospetto nei confronti dell'operato degli Avvocati. Ora il dialogo va avanti - conclude de Tilla - in questo importante scenario, quale è il Salone della Giustizia".

(Da Mondoprofessionisti dell’1.12.2010)