Cancellieri: “Catastrofico rinvio riforma tribunali”
ANAI: “No a demolire presidii di giustizia”
Sarebbe “catastrofico” l’eventuale rinvio del disegno di legge sulla geografia giudiziaria, che prevede l’accorpamento di alcuni Tribunali. A lanciare l’allarme è stato il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, dopo una visita al carcere di Bollate. “La linea del governo – ha detto il Guardasigilli – è della fermezza più assoluta, non possiamo permetterci di fermare quel Ddl. Fermarlo ci creerebbe problemi all’esterno perché è una delle cose che abbiamo richiamato per ridare fiducia al nostro paese, e all’interno perché le piante organiche sono ormai state fatte e i trasferimenti effettuati. Sarebbe veramente catastrofico per l’andamento della giustizia”.
Il ministro della Giustizia ha ricordato che la riforma della geografia giudiziaria prevede comunque “che entro due anni dall’entrata in vigore, se ci sono delle cose da correggere, possono essere corrette. Con la massima onestà intellettuale noi teniamo fermo, faremo tutto ciò che dobbiamo fare per non fermarlo”. Per Cancellieri il Ddl “è come un treno in corsa e se lo fermi deraglia. Noi non possiamo deragliare, poi evidentemente se sono stati commessi degli errori li ripareremo”.
Avvocati contro la riforma
Di tutto altro avviso l’Associazione nazionale avvocati italiana (Anai) che denuncia il rischio di aumento delle spese della giustizia e la “cancellazione della giustizia di prossimità, demolendo i diritti dei cittadini”.
“I genitori di tale sconsiderato progetto – ha dichiarato il presidente Anai Maurizio De Tilla – sono il Governo Monti e inspiegabilmente la Magistratura italiana attraverso il Csm e l’Anm”.
L’Anai sottolinea che si è in presenza di venti ordinanze dei Tribunali che hanno sollevato questioni di incostituzionalità. E che quattro Tar (Lazio, Campania, Sardegna e Basilicata) si sono già pronunciati annullando e sospendendo provvedimenti dei tribunali e del Ministero della Giustizia.
“Demolire presidi di giustizia e di legalità – ha concluso De Tilla – non fa altro che allontanare i cittadini dalla tutela dei propri diritti, privatizzando la giustizia e rendendola asservita a poteri economici ed a organizzazioni criminali. Altro che riforma epocale e salvifica! Stiamo per imitare il Regno Unito che intende trasformare il complesso dei servizi dell’amministrazione giudiziaria in un’impresa commerciale da affidare ai privati, con il fine dichiarato di ridurre l’impatto delle spese. In Inghilterra i magistrati si chiedono: che ne sarà della nostra indipendenza? In Italia la Magistratura preme per la demolizione degli uffici giudiziari!”
(Da Guida al diritto)