L’aggiornamento dell’avvocato non si realizza unicamente attraverso la frequentazione di corsi di formazione o con la partecipazione ai convegni.
La moltitudine di impegni di natura professionale e famigliare, unita alla difficoltà negli spostamenti all’interno di una metropoli, rende quanto mai necessario ottimizzare i tempi e gli spazi destinati all’aggiornamento professionale.
L’utilizzo delle banche dati giuridiche, disponibili on line, è ormai un elemento imprescindibile per l’avvocato che intenda aggiornarsi, rincorrendo le ultime novità normative e giurisprudenziali. Le banche dati rappresentano un mezzo irrinunciabile per la redazione di atti giudiziari; il problema più rilevante è però rappresentato dal costo degli abbonamenti che rendono spesso tali banche dati, inaccessibili alla maggioranza dei colleghi, limitando di fatto l’accesso, agli strumenti che consentano ai colleghi (soprattutto più giovani) di poter assistere il cliente in modo adeguato.
È vero che molte sentenze possono essere reperite su internet all’interno di siti web gratuiti, ma si tratta quasi sempre di banche date parziali o ancor peggio incomplete, in riferimento alle quali si ignora la fonte, con il conseguente rischio di estrapolare ed utilizzare sentenze, massimizzate in modo scorretto o parziale.
Risparmiare su alcune voci di spesa inserite nel bilancio dei singoli consigli dell’ordine, consentirebbe (magari con l’ausilio di colleghi volenterosi), di creare, a costi ASSOLUTAMENTE ACCESSIBILI una banca dati giurisprudenziale completa ed aggiornata, corredata dalla prassi giurisprudenziale del Tribunale e della Corte di Appello di Roma (ricorrendo a tal fine anche ad un protocollo di intesa con gli Uffici Giudiziari competenti).
L’utilità di tale strumento sarebbe rilevante anche sotto il profilo della conoscenza dell’orientamento del singolo tribunale su casi specifici, indirizzando l’avvocato della scelta della più idonea linea difensiva, anche nelle materie in cui manifesta maggiori lacune conoscitive. Per quanto mi riguarda ho creato una banca dati on line gratuita sul diritto della famiglia e dei minori, destinata ai colleghi, relativamente alle sentenze di legittimità.
Si tratta di una banca dati parziale, ma essa rappresenta a mio giudizio uno strumento utile per agevolare i colleghi nell’esercizio della loro attività e l’inizio della realizzazione del principio di condivisione delle proprie energie e conoscenze tra colleghi, inteso come espressione del canone di solidarietà che dovrebbe ispirare ciascun collega nell’ambito della propria vita professionale, agevolando una cooperazione e collaborazione reciproca, la quale non potrà che giovare al singolo avvocato e all’immagine di tutta la classe forense.
Matteo Sandrini, Presidente nazionale del Centro Studi e Ricerche sul Diritto della Famiglia e dei Minori (da Mondoprofessionisti del 26.4.2011)