Secondo
L'Oua è “inutile e invasivo l'obbligo di preventivo. I cittadini già lo
chiedono e sono i primi che si rendono conto della difficoltà di fare una
previsione, visti i tempi e le note storture del nostro sistema giudiziario.
Questa scelta, sfortunata, del Governo sembra dettata solo da un riflesso
vecchio e punitivo nei confronti degli avvocati».
Per
Nicoletta Giorgi, presidente di Aiga, “che l'affidamento verso l'avvocatura non
sia pienamente reale si intende facilmente dalla previsione dell'obbligatorietà
del preventivo, dove la fiducia sulle capacità del professionista, l'intuitus
personae, viene facilmente rottamata dalla capacità di fare la migliore offerta
commerciale. La concorrenza in ogni mercato ha delle regole che tutelano il
cittadino e chi in quel mercato opera. A quanto pare siamo ancora lontani da
questa visione nel settore delle professioni che offrendo servizi intellettuali
non può essere disciplinato dalla regola del prezzo più basso”.
(Da ilsole24ore.com del
4.3.2015)