I
processi lumaca costano all’Italia circa 8 milioni al mese. A lanciare
l’allarme sulle ricadute economiche della legge Pinto sull’ingiusta detenzione
è il capo del dipartimento per l’Ordine giudiziario del ministero della
Giustizia, Mario Barbuto, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta
ieri a Roma per presentare il 5° Salone della giustizia. Un problema
drammatico, come mostrano i numeri. Dal 2002, anno successivo all’entrata in
vigore della Pinto, a regime l’Italia è debitrice nei confronti degli
indennizzabili, che hanno già ottenuto un decreto ingiuntivo, per 313 milioni
di euro. A giugno 2014, le domande di indennizzo ammontavano a 405 milioni,
diventati 455 a
dicembre 2014. Un aumento di 50 milioni in sei mesi con un trend in crescita.
Inevitabile
per Barbuto chiedersi quanti cancellieri, giudici e operatori si potrebbero
pagare con queste somme: in sei o sette mesi, gli organici potrebbero essere
coperti. Il presidente del Tribunale di Roma Mario Bresciano ricorda che la
produttività dei magistrati italiani e di Roma in particolare, è la più alta
d’Europa. Malgrado il vuoto d’organico sia del 40%: il 30% fisso e il 13%
dovuto alle contingenze del momento dalle ferie alla malattia ai permessi.Il
Tribunale di Roma rischia di avere vuoti di organico ancora per 10 anni, anche
per effetto della nuova legge che manda in pensione i magistrati a 70 anni. Il
giurista Filippo Patroni Griffi fissa al 25 % l’aumento di organico che sarebbe
necessario al Consiglio di Stato. Mentre il presidente emerito della Consulta
Annibale Marini sposta l’attenzione sull’importanza di recuperare la norma
costituzionale della durata ragionevole del processo, per ridare fiducia ai
cittadini.
Temi
che saranno affrontati dal 28 al 30 aprile al Salone della Giustizia, che si
terrà a Roma, nel Salone delle fontane. A mettere l’accento sull’importanza
dell’appuntamento è Guido Alpa, presidente del comitato scientifico. Alpa ha
ricordato che l’evento, che punta ad avere un respiro internazionale, con i
suoi 27 seminari sarà l’occasione per avvicinare il cittadino e soprattutto ai
giovani al mondo della giustizia. Tanti gli appuntamenti ad iniziare con il
Convegno del 28 aprile sulla riforma della giustizia, promosso dal Consiglio
nazionale forense. Nel programma anche i seminari del Consiglio superiore della
magistratura sulla responsabilità civile delle toghe e l’organizzazione degli
uffici giudiziari.
Patrizia Maciocchi (da
Il Sole 24 ore del 27.3.2015)