L’autovettura
è un bene mobile registrato che, come qualsiasi bene appartenente al de cuius,
cade in successione. Essendo un bene mobile registrato, esso non potrà essere
trasferito per mera “consegna” come un bene mobile, ma è necessario, per la sua
successione, seguire regole particolari attinenti alla trascrizione del
passaggio di proprietà nel pubblico registro automobilistico. L’art. 94 del
Codice della Strada prevede, infatti, che in caso di trasferimento della
proprietà dei veicoli, motoveicoli o rimorchi, è necessario fare richiesta al
PRA, entro sessanta giorni dal passaggio di proprietà, ai fini dell’ottenimento
della trascrizione del trasferimento e del rilascio del nuovo certificato di
proprietà.
L’erede
quindi, dopo aver accettato l’eredità con atto pubblico o in una scrittura
privata autenticata (o accertata giudizialmente) deve provvedere, entro 60
giorni dall’autentica, a registrare l’accettazione presso il PRA che rilascerà
un nuovo certificato di proprietà aggiornato, con il nome dell’erede e
provvederà alla richiesta dell’aggiornamento della carta di circolazione. Non è
possibile richiedere l’aggiornamento dell’intestazione in caso di accettazione
tacita dell’eredità in quanto, formalmente, manca l’atto dal quale si evince il
trasferimento della proprietà dal de cuius agli eredi, oltre alla loro
individuazione.
L’erede
è tenuto a presentare, quindi, allo sportello ACI (Automobile Club Italia):
il certificato di proprietà
dell’autovettura;
l’accettazione dell’eredità ed,
eventualmente, copia/estratto del testamento;
la dichiarazione sostitutiva di atto
notorio, ai sensi del D.P.R. 445/2000 con la quale si attesta la propria
qualità di erede;
la carta di circolazione;
la nota di presentazione, al PRA (Pubblico
Registro Automobilistico), dell’accettazione con indicazione del codice fiscale
dell’erede;
i modelli predisposti dal PRA;
versamenti dei bollettini postali;
fotocopia carta d’identità dell’erede.
Quid
iuris in caso di mancato aggiornamento dei dati relativi all’intestazione? Il
codice della strada prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa
economica variabile.
Nel
caso in cui gli eredi siano più di uno, l’autovettura, come qualsiasi altro
bene, entrerà in comunione ereditaria, ossia sarà intestata a tutti i coeredi.
Il
costo, indicativo, per una pratica di successione, si aggira sui 100,00 euro
(fonte www.aci.it) oltre alla tariffa dello studio di consulenza
automobilistica, ove gli eredi si possono rivolgere ai fini dell’espletamento
della pratica.
Nei
casi in cui: vi siano più di 10 eredi, il veicolo sia privo del certificato di
proprietà, si intendono presentare, contestualmente più richieste o una
variazione di dati tecnici del veicolo oppure, infine, il veicolo richiede, ai
fini dell’intestazione, il possesso di un titolo in capo al proprietario del
veicolo (si pensi al taxi, al noleggio, ecc.) la procedura è leggermente più
complessa.
Francesca Tessitore (da
studiocataldi.it)