Con sentenza n. 23053 del 15 novembre 2010 la Cassazione ha affermato che nei procedimenti di sfratto durati troppo a lungo il proprietario dell’immobile non può chiedere il danno patrimoniale.
Nel caso in questione il proprietario di un immobile si è rivolto alla Corte d’Appello per ottenere dal Ministero della Giustizia la liquidazione dei danni patrimoniali e morali subiti per la lentezza del procedimento durato 14 anni.
I giudici d’appello hanno dichiarato l’irragionevolezza solamente per gli ultimi anni 8 anni, di conseguenza l’uomo a presentato ricorso presso la Cassazione.
I giudici della Suprema Corte hanno rigettato il ricorso, affermando che in caso di durata eccessiva del provvedimento di sfratto il proprietario di un immobile concesso in locazione ha diritto all’equo indennizzo ma non al danno patrimoniale.
I giudici di merito hanno infatti ricordato l’emergenza sociale costituita dal diritto all’abitazione, circostanza tale da ritenere congruo un processo dalla durata di sei anni.
(Da Avvocati.it del 22.11.2010)