Ma il Parlamento mette i paletti:
"Non sceglierà il giudice"
L`omicidio
colposo, per cortesia, non consideratelo mai un reato «tenue». E neppure lo
stalking, che è seriale e abietto. Oppure le sevizie contro gli animali. Il
Parlamento si prepara a votare un Parere su un decreto legislativo che cambierà
sostanzialmente la procedura penale in Italia, laddove il magistrato potrà
decidere l`archiviazione di un reato se considerato «di lieve tenuità».
Renzi
si è mostrato attento, promettendo correzioni. E la Camera sta per proporre
diverse modifiche. Viste le polemiche dei leghisti, la maggioranza chiede
sostanzialmente di togliere dal novero della «lieve tenuità» i reati di allarme
sociale. Ad esempio la truffa ai pensionati, che potrebbe astrattamente
apparire «lieve» se si guarda al valore economico in gioco, ma è
particolarmente odiosa in riferimento all`età della persona offesa.
A discrezione del giudice
«Non
è una depenalizzazione», spiega il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo
Ferri. Bisogna capire il meccanismo: da una parte c`è un lungo elenco di reati,
quelli con pena massima fino a 5 anni; dall`altra ci sarà il vaglio
discrezionale del magistrato, che tra tutti quelli ricompresi nell`elenco,
dovrà stabilire se il processo riguarda un fatto lieve o grave che merita di
andare avanti.
Per
fare un altro esempio: il furto astrattamente rientra nell`elenco, ma le cose
cambiano molto se è stata rubata una mela oppure un gioiello milionario. «Il
magistrato - dice ancora Ferri potrà archiviare solo a condizione che il danno
provocato sia esiguo e che il reo non abbia ripetuto altre volte quel
comportamento illecito. È uno strumento giuridico nuovo, che permetterà alla
macchina giudiziaria di non perdere tempo e risorse su fatti bagatellari di
lievissima gravità, così potendosi concentrare sui reati più gravi e
complessi».
Reati da allarme sociale
In
linea astratta, considerando il tetto di pena, l`elenco prevede un`infinità di
reati anche gravi: la violenza privata, la minaccia aggravata, il furto, il
danneggiamento, la truffa, l`appropriazione indebita. Potrebbero rientrare
nella «lieve tenuità», e quindi essere archiviati d`ufficio, anche lo stalking
o i maltrattamenti in famiglia. Oppure i reati contro gli animali, dal
maltrattamento all`uccisione, all`abbandono, al divieto di combattimenti, al
commercio di animali esotici . Di qui le polemiche. Le associazioni animaliste
come Lav e Enpa hanno protestato perché trovano inconcepibile che i reati nei
confronti degli animali rischino di finire tutti nel cestino. «Per fortuna -
racconta Annamaria Procacci, Enpa - la nostra denuncia, su Facebook, ha
superato il milione di commenti in pochi giorni. Un autentico allarme sociale».
Le correzioni chieste
Il
Parlamento, su proposta del relatore David Ermini, Pd, chiede di non fermarsi
all`elenco dei reati, ma di fissare paletti all`interpretazione del magistrato.
«Ci - dice Ermini - si rifaccia all`articolo 133 del codice, quello che fissa
la gravità del reato per valutare la pena. I criteri sono lì. Così raggiungiamo
il nostro obiettivo: archiviazione per i reati oggettivamente minori e non
altro».
Sullo
stalking, si fisserà il parametro che un reato «reiterato» non può mai essere
tenue.
Sull`omicidio
colposo, «la morte è incompatibile con il concetto di tenuità dell`offesa».
Sul
maltrattamento degli animali, non potrà essere mai considerato tenue un fatto
se è avvenuto con «crudeltà» o «in violazione del sentimento di pietà nei
confronti degli animali».
Francesco Grignetti (da
La Stampa del
3.2.2015)