50mila
legali non iscritti alla Cassa Forense perché hanno un reddito inferiore ai
10.300 euro, avranno 90 giorni di tempo per cancellarsi dall'albo
professionale. Altrimenti per loro scatterà l'iscrizione retroattiva a partire
dal 1° gennaio 2014. Sono questi i primi effetti della pubblicazione in
«Gazzetta Ufficiale» del Regolamento attuativo dell'articolo 21 della legge
247/2012 che detta le condizioni agevolate per l'iscrizione dei professionisti
legali iscritti all'Albo professionale.
Il nuovo regolamento obbliga infatti, anche a chi ha un reddito
inferiore alla soglia di 10.300 euro, di versare alla Cassa Forense un
contributo minimo soggettivo dimezzato, circa 700 euro all'anno (più 150 di
contributo di maternità) nei primi sei anni; contributo che poi sale a 1.400
euro per i successivi due anni. In tutto 8 anni di regime avegolato a cui
tuttavia verranno riconosciuti solo sei mesi di anzianità contributiva ai fini
previdenziali. Una volta terminato il periodo agevolato gli iscritti dovranno
versare alla cassa almeno 3.600 euro all’anno (2780 euro di contributo minimo
soggettivo, 700 euro di contributo integrativo e 150 per la maternità). Ammessa
comunque la possibilità di versare contributi aggiuntivi, qualora le condizioni
economiche lo permettano, per recuperare la contribuzione annuale dimezzata
versata durante il periodo "agevolato". Il Regolamento riguarda anche
i professionisti che hanno il titolo di avvocato ma svolgono altre attività: i
commercialisti come i consulenti del lavoro non potranno più scegliere tra una
cassa o l'altra, ma manterranno la doppia iscrizione versando a ciascun
istituto i relativi redditi. Il presidente della Cassa Forense Nunzio Luciano
ha precisato che a brevissimo partiranno le lettere per chiedere di esercitare
l'opzione. “Chi non vuole entrare – sottolinea Luciano – avrà 90 giorni per
comunicarci l'intenzione di cancellarsi anche dall'albo; in assenza procederemo
con l'iscrizione d'ufficio. Naturalmente faremo delle verifiche per appurare
che la rinuncia all'albo ci sia stata. Procederemo poi a recuperare i crediti
per chi, pur iscritto alla cassa, non verserà i contributi”. Le condizioni
agevolate offrono una possibilità di salvezza anche a 30mila legali già
iscritti alla Cassa ma a rischio cancellazione perché non raggiungono il
reddito previsto.
(Da Mondoprofessionisti
dell’1.9.2014)