Il
proprietario è sempre responsabile della custodia dell'animale che deve essere
utile ed effettiva e comporta l'adozione di ogni cautela idonea a renderlo
inoffensivo.
È
quanto emerge dalla sentenza n. 33407 del 29 luglio scorso, con la quale la Cassazione ha
confermato la condanna della proprietaria di un cane ritenuta responsabile del
reato di lesioni colpose in danno di una vicina.
Trovatasi
a suonare alla porta di casa dell'imputata, per una questione di emergenza
dovuta alla presenza di due grossi cani nei pressi, la donna veniva aggredita
al braccio dal cane di razza pitbull di proprietà della prima, con aggressività
tale da risultare difficile separarlo dalla vittima.
Condannata
dal giudice di pace in ordine al reato di lesioni colpose, l'imputata ricorreva
in Cassazione sostenendo che il cane si trovava nel giardino dell'abitazione di
sua proprietà, chiuso da un alto recinto, e perciò, in situazione da non
richiedere né guinzaglio né museruola.
La S.C. è di avviso contrario e, confermando la condanna del
giudice di merito, ha rigettato il ricorso, ritenendo la donna non esonerata
dalle responsabilità addebitate, poiché "nell'aprire la porta non ha
adottato preliminarmente le banali cautele atte a rendere inoffensivo
l'animale; e ciò fonda razionalmente e giuridicamente il rimprovero
colposo".
Considerate,
tuttavia, le attenuanti generiche, l'incensuratezza e il favorevole
comportamento processuale, la donna se l'è cavata solo con una multa di modesta
entità.
(Da studiocataldi.it
del 3.8.2014)