Citato davanti
all'organismo di Mediazione Forense
di Roma, il giornalista non
si è presentato
Il 16 novembre presso i locali dell’ Organismo di
Mediazione Forense di Roma si è tenuto l’incontro previsto per l’istanza promossa
dall’avv. Claudio Macioci del Foro di Roma nei confronti della RAI e del noto
conduttore Bruno Vespa.
La richiesta di mediazione (ancora obbligatoria per
l’eventuale prosecuzione giudiziaria) traeva origine dalla diffamazione operata
dal conduttore televisivo durante la puntata del popolare show televisivo
“Porta a Porta” del 24 ottobre u.s. durante la quale egli aveva affermato che
la “mediazione obbligatoria” era un istituto da salvaguardare e che gli
Avvocati – sostanziali responsabili del recente provvedimento che ne cancella
l’obbligatorietà - costituiscono una Lobby intenta a perseguire i personali
vantaggi e che costoro hanno interesse nella lungaggine dei processi, perché
fonte di guadagno, a danno dei propri assistiti.
Il concetto veniva sostanzialmente confermato e, per
certi versi, persino rafforzato, in due interventi (uno sul sito facebook di
“Porta a Porta” ed un altro in coda alla puntata del 12 novembre u.s. dello
stesso programma televisivo).
All’incontro odierno non ha partecipato la RAI, che
ha fatto pervenire un fax a firma del responsabile degli Affari Legali, avv. S.
Lo Giudice, col quale si dichiaravano i motivi per i quali non si accettava il
contraddittorio, ritenendo infondata la domanda; ma non ha partecipato nemmeno
il dott. Bruno Vespa, senza peraltro rilasciare nessuna comunicazione. La
mediazione dunque ha avuto esito negativo per l’assenza dei chiamati.
Desta stupore e rammarico che il conduttore
televisivo, paladino e strenuo difensore della Mediazione Obbligatoria, come Istituto
giuridico capace “di dirimere le controversie con notevole risparmio di tempo e
di soldi”, non abbia ritenuto di contrastare la domanda nella sede a lui più
congeniale e rispondere o rendere conto delle frasi offensive e denigratorie
pubblicamente pronunciate nei confronti degli Avvocati italiani e della Classe
Forense.
Carlo Selmi (da
Mondoprofessionisti del 23.11.2012)