Proposte integrative delle linee guida
del progetto governativo di riforma del
sistema giudiziario
Una
delegazione dell'Associazione nazionale avvocati italiani ha incontrato il PD,
consegnando un documento con le proposte integrative per la modifica delle
linee guida della riforma del sistema giudiziario. Per quanto riguarda il
Processo Telematico, Anai propone innanzitutto di dare maggiore chiarezza agli
interventi con una sintesi delle best practices, uniformando i protocolli dei
Tribunali e dedicando una apposita sezione sul sito dello stesso ministero.
Affinché si realizzi la massima uniformità, Anai chiede di fornire un redattore
di atti gratuito e certificato, sull'esempio della Regione Toscana, che non
obblighi gli utenti a rivolgersi a quelli a pagamento. Sulla Giustizia Civile e
Amministrativa Anai chiede innanzitutto di abolire l'obbligatorietà della
mediaconciliazione, dando impulso a quella assistita e di garantire l'accesso
alla giustizia a costi ragionevoli senza aumentare i costi del contributo
unificato. Proposta inoltre l'eliminazione di sistemi filtro specie in Appello
e Cassazione e la re-introduzione in numerosi casi della collegialità in primo
grado anche al fine di diminuire gli appelli. Viene chiesto poi di ridurre il
numero dei riti e per quanto riguarda il rito del lavoro di abolire l'obbligo
di lettura del dispositivo a fine udienza che rende inutile l'udienza fissata
per la discussione finale della causa. Le notifiche dalla Cassazione e dalla
Corte dei Conti dovrebbero essere via Pec. Anai propone quindi di non
introdurre il "principio di delega sulla sinteticità" che non è
richiesto dal PCT come immotivatamente affermato dal documento ministeriale del
3 luglio 2014. Avanzata anche la richiesta di abolire la concentrazione del
Tribunale delle imprese perché con le nuove competenze è in arrivo una
concentrazione di potere seconda, forse, solo a quella del Tar Lazio. Il
Tribunale per la famiglia e per i diritti alle persone dovrebbe portare poi
all'abrogazione del Tribunale dei Minorenni e alla realizzazione invece di
apposite Sezioni Specializzate all'interno dei Tribunali circondariali con
competenze in tema di adozioni, di minori stranieri, etc. Servirebbero inoltre
3000 giudici in più e le Cancellerie dovrebbero rispettare gli orari come da
decisione del Consiglio di Stato. Nel documento si sottolinea poi che non
sembra utile abolire le sezioni distaccate dei Tar, mentre in merito alla
ventilata proposta di accorpamento, si invita a mantenere l'originaria funzione
di giudice interno all'Amministrazione. Anai chiede infine l'unificazione delle
giurisdizioni inerenti ai rapporti di lavoro e alla relativa previdenza
sociale. "Anai ha fornito il suo contributo, adesso sarebbe un segno importante
da parte dell'esecutivo, trarre spunto seriamente dai suggerimenti proposti
dall'Avvocatura - ha dichiarato il presidente Anai Maurizio De Tilla - ci
riserviamo comunque di inviare un ulteriore documento contenente proposte per
la risoluzione di altri aspetti problematici relativi alla Giustizia".
(Da Mondoprofessionisti
del 14.7.2014)