Cinque
linee di azione per la riforma della
giustizia civile in Italia: gli interventi del governo, illustrati dopo il cdm
dello scorso 30 giugno, sono ora online sul sito del ministero della giustizia.
Riduzione dei tempi - per ridurre i tempi delle cause, il governo punta in
primo luogo alla cosiddetta negoziazione assistita,cioè la conciliazione con
l'assistenza degli avvocati. una procedura gestita dagli avvocati delle parti
per arrivare a un accordo prima che si giunga davanti al giudice; l'accordo costituisce
un titolo esecutivo in forza del quale è possibile aggredire i beni del
debitore che rifiuti di pagare. "tale modello di procedura consentirà di
ridurre il flusso delle cause in entrata
dei tribunali e dei giudici di pace di circa 60.000 cause per
anno". in tema di separazione e divorzi si prevede che i coniugi senza
figli minori e non abbiano figli maggiorenni portatori di handicap grave nonché
senza figli maggiorenni economicamente non autosufficienti, che siano d'accordo
sulle condizioni di separazione o di divorzio, possono separarsi o divorziare
davanti all'ufficiale dello stato civile. Questa misura dovrebbe ridurre il
flusso dei procedimenti di circa 80.000 l'anno. Altra novità: chi soccombe nel
giudizio rimborsa le spese del processo. Verrà introdotta la regola per cui
"chi perde paga". vanno, infatti, limitati in modo più efficace i
casi di compensazione. si ridurranno così "le liti con finalità meramente
strumentali e dilatorie". Sempre per ridurre i tempi: l'avvocato potrà
sentire i testimoni fuori dal processo e depositare al giudice le loro
dichiarazioni. il giudice potrà, se lo riterrà necessario, convocare le persone
sentite dall'avvocato; anche il giudice potrà sentire i testimoni a distanza
per mezzo di videoconferenza, senza costringere i testi a recarsi fisicamente
negli uffici. Si introducono inoltre forme processuali semplificate per le
controversie di agevole definizione, consentendo al giudice di adattare le
regole del processo alla semplicità della lite. Così si ridurranno i tempi del
processo civile di circa 6-9 mesi. Altro principio che verrà applicato quello
secondo cui chi non paga volontariamente i propri debiti dovrà pagare di più.
Questo perché il debitore che costringe il creditore a rivolgersi al giudice
per il recupero di quanto dovuto non può lucrare sulla lentezza delle
procedure. Dunque verrà previsto un
elevato tasso legale di interessi per il ritardato pagamento, in misura almeno
pari a quelli di mercato. Riduzione dell'arretrato: a questo fine sono previste
decisioni brevi delle cause pendenti per mezzo di arbitri, se c'è accordo fra
le parti. questo intervento "assicurerà il dimezzamento dell'arretrato
perché consentirà al giudice di decidere velocemente le cause residue pendenti
innanzi a lui". Processo esecutivo.
il creditore deve poter conoscere tutti i beni del suo debitore. Si introducono
quindi misure che favoriscono in particolare la ricerca dei beni di più elevato
valore e che più facilmente possono essere occultati, vale a dire i crediti
(come titoli di stato, conto corrente bancario, azioni, retribuzioni). viene
poi conferito all'ufficiale giudiziario il potere di accedere online alle
banche dati pubbliche che contengono le informazioni patrimoniali che il
creditore può utilizzare per i suoi pignoramenti. Previste inoltre
l'automatizzazione dei registri informatici di cancelleria sui processo di
esecuzione e la trasparenza ed efficienza dei fallimenti dei concordati
preventivi e delle esecuzioni sugli immobili. Semplificazione del processo
civile: qui si punta, fra l'altro, al rafforzamento del principio di immediata,
provvisoria efficacia di tutte le sentenze di primo e secondo grado: sarà
consentito il recupero immediato dei beni e dei crediti richiesti in
giudizio. informatizzazione integrale
del processo civile: interventi organici sulle tradizionali regole del processo
per adeguarle alla nuova realtà del processo civile telematico, verso la
costituzione di un vero e proprio codice del processo civile telematico.
(Da Mondoprofessionisti
del 4.7.2014)