CNF: adesso occorre valutare l'impatto
reale
in termini di efficacia delle riforme
in atto,
per poter valutare come favorire
l'accesso alla giustizia da parte dei
cittadini
Ieri
il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, nel corso dell’illustrazione delle
linee programmatiche del suo ministero, ha sottolineato l'importanza
dell'imminente entrata in vigore della nuova disciplina del processo telematico
pur nella consapevolezza che le prospettive di implementazione sono ancora
disomogenee a seconda dei distretti di Corte d'appello. Sempre sul piano degli
indirizzi volti a ridurre il contenzioso civile annuncia l'intenzione di
studiare apposite discipline volte ad ampliare il novero degli strumenti di definizione
stragiudiziale delle controversie. Nella stessa direzione annuncia misure volte
al coinvolgimento anche degli appartenenti al notariato per il compimento di
taluni atti riconducibili ai procedimenti di volontaria giurisdizione. Passa,
quindi, ad affrontare le tematiche concernenti il personale che presta servizio
presso gli uffici giudiziari senza trascurare gli istituti di pena. Sul punto,
si sofferma sull'esigenza di rinforzare gli organici della polizia
penitenziaria e del personale di cancelleria. Più in generale, rileva che i
dati allarmanti sulla scopertura media degli organici per ciascun ufficio
destano particolare preoccupazione; quella del personale, dunque, appare come
la più importante delle emergenze da fronteggiare per rispondere alla domanda
di giustizia dei cittadini. In proposito, preannuncia l'intenzione di
predisporre un sistema di mobilità, l'apertura delle assunzioni di personale
proveniente da altri comparti ministeriali e l'ipotesi di attingere ad altri
ruoli di idonei in attesa di prendere servizio. Riguardo all'apporto che potrà
offrire la magistratura onoraria e i giudici di pace, la tendenza dovrebbe
condurre ad un ampliamento delle materie di competenza e, al contempo, a porre
fine al sistema di pagamento cosiddetto a cottimo. Delinea, quindi, l'ipotesi
di istituire un ufficio del processo che potrà garantire funzionalità ed aiuto
agli appartenenti all'ordine giudiziario, garantendo l'ausilio di personale con
particolare riguardo alla informatizzazione degli atti e proprio alla
diffusione del processo telematico che, come detto, prenderà il via il 30
giugno. Il Consiglio Nazionale Forense, da parte sua, ha espresso la
condivisione riguardo al percorso di riforma della giustizia tratteggiato dal
Ministro. Il percorso riguarderebbe tutti gli ambiti-organizzativi,
ordinamentali, processuali- del sistema civile e penale, in un disegno che pare
assumere i contorni di un progetto integrato che non trascura gli aspetti delle
risorse umane e finanziarie. E coinvolge, correttamente con uguale dignità, gli
attori della giurisdizione: Avvocatura e Magistratura. Le misure annunciate
sono numerose, e alcune sono quelle sulle quali si è già svolto una dialogo
proficuo tra il Cnf e il Ministro. Ora si tratta di verificare in concreto come
questi interventi annunciati si articoleranno in norme specifiche e si
combineranno in quel progetto integrato tratteggiato al Senato, per valutare
l’effettiva efficacia delle misure. Occorre anche valutare l’impatto reale in
termini di efficacia delle riforme in atto, per poter valutare come favorire
l’accesso alla giustizia da parte dei cittadini. Soddisfatto anche il
presidente dell’Anai, Maurizio de Tilla: "Quanto dichiarato dal
Guardasigilli Orlando – ha detto - è un primo passo importante ma, oltre alle
iniziative preannunciate, bisognerà rimettere mano alla geografia giudiziaria e
alla mediaconciliazione obbligatoria di cui il ministro non parla. Stiamo
chiedendo da anni il potenziamento del Processo Civile Telematico, il ricorso
alle dispute alternative e la riforma della magistratura onoraria, quindi siamo
sicuramente favorevoli a quanto promesso ieri, ci auguriamo però che il
ministro ascolti anche le tante proteste che ancora sono in atto in tutto il
Paese contro la chiusura delle sedi giudiziarie. Infine – conclude de Tilla - auspichiamo due
cose: che alle dichiarazioni facciano seguito iniziative legislative ma
soprattutto che il passaggio legislativo sia sulle linee indicate da
Orlando".
Luigi Berliri (da
Mondoprofessionisti del 24.4.2014)