“… Mia moglie percorreva a piedi la
strada comunale col cane al guinzaglio quando è stata circondata da una decina
di cani fuoriusciti da un campo recintato. Per miracolo lei e il nostro cane
sono illesi dopo l’intervento del bracciante. Mia moglie ha tempestivamente
chiamato i vigili che sono arrivati a situazione risolta e ha deciso di
sporgere denuncia (dopo averne comunicato l’intenzione e preso regolare
appuntamento al comando) per l’accaduto. Rilasciate le dichiarazioni al
vice-ispettore, le viene detto che il comandante (assente) “valuterà” se
procedere con la denuncia o meno. Allibita, mia moglie si reca dai carabinieri
che le consigliano di non accanirsi contro i vigili e di rivolgersi ai carabinieri
stessi in caso di nuovo accadimento, (quando loro stessi avevano indirizzato
dai vigili una nostra vicina trovatasi nella medesima situazione.) Almeno tre
persone sono state, in momenti diversi, aggredite da questo branco. Mi trovo
arreso. Si può fare qualcosa?”
Beh, si possono fare tante cose, ma dipende sempre dalla voglia che ha una persona di spendere tempo e denaro in questioni come queste.
A
mero titolo di esempio:
istanza
del 335 per vedere in che stato si trova il procedimento;
vertenza
civile contro il proprietario dei cani;
messa
in mora tramite pec al Comune / Provincia / enti di riferimento per il
territorio affinché si facciano carico del problema.
Come
dicevo, però, dipende dal vostro interesse a coltivare una cosa di questo
genere perché come tutte le vertenze legali richiede applicazione.
Certo
è abbastanza deludente che le autorità non intervengano in un problema come
questo che riguarda la sicurezza di tutti.
Tiziano Solignani (da
solignani.it del 4.4.2014)