Anai
(Associazione Nazionale Avvocati Italiani) e la Cse (Confederazione Indipendente Sindacato
Europeo) hanno sottoscritto il contratto collettivo nazionale di lavoro per i
dipendenti e i collaboratori degli studi legali. Con la stipula del contratto
collettivo ANAI e CSE hanno inteso rispondere alle esigenze di produrre un
riferimento contrattuale per tutto il settore legale e quindi da valere per
tutti i dipendenti e per tutti gli addetti occupati negli studi legali e nelle
relative attività professionali e intellettuali. Il contratto disciplina, in
maniera unitaria e per tutto il territorio nazionale, i rapporti di lavoro
dipendente nell’ambito delle attività professionali forensi, anche in forma di
studio associato e/o nelle forme societarie consentite dalla legge. Le parti
contrattuali (Anai e Cse) si sono impegnate ad istituire un gruppo di lavoro
composto da esperti, sia di parte datoriale che di parte sindacale, con il
compito di studiare e verificare, per il settore degli studi professionali
legali, il fenomeno delle collaborazioni coordinate e continuative, dei
rapporti di apprendistato di alta formazione e di ricerca con riferimento alle
figure riferibili al praticantato e in generale dei rapporti di lavoro atipici.
I risultati della ricerca costituiranno la base per definire le linee guida per
il riconoscimento di un equo compenso e per la tutela di un “welfare”
contrattuale. Le linee guida potranno essere sviluppate anche in collaborazione
con il Ministero del lavoro. Il gruppo di lavoro verificherà inoltre il
fenomeno dell’elevato tasso di disoccupazione giovanile in alcune aree
geografiche del Paese. I risultati della ricerca costituiranno la base per
definire accordi con modalità di emersione e di ingresso nel mercato del
lavoro. Questi accordi potranno essere, temporaneamente, anche in deroga alle
tutele previste dal C.C.N.L. L’attività del gruppo di lavoro sarà supportata
dal sistema di bilateralità del settore e potrà svolgersi in collaborazione con
Università, Istituzioni ed Enti di ricerca in possesso di specifica esperienza.
Anai e Cse costituiranno, inoltre, un Ente bilaterale con una molteplicità di
funzioni quali:
1.
studi per l’ottimizzazione dell’organizzazione degli studi professionali di
avvocato e consulenza per le certificazioni di qualità e studi di formazione
sulla sicurezza;
2.
studi per l’istituzione di un’assistenza sanitaria complementare al fine di
fornire trattamenti assistenziali sanitari, integrativi delle prestazioni
sanitarie obbligatorie, specificamente per i dipendenti e i collaboratori degli
studi legali;
3.
studi per l’istituzione di un fondo di previdenza complementare per i
dipendenti.
Particolari
disposizioni ad hoc per gli studi legali sono previste in tema di orario di
lavoro, lavoro part-time, forme di job sharing. Con il contratto di lavoro dei
dipendenti e collaboratori degli studi professionali stipulato da Anai e Cse,
l’avvocatura si dota di uno strumento innovativo e specifico alle professioni
legali, nel solco della impostazione data con la recente riforma
dell’ordinamento forense.
(Da Mondoprofessionisti
del 22.4.2014)