L'amministrazione comunali adotti tutti i provvedimenti necessari per il mantenimento a Giarre degli uffici giudiziari. E' il senso della mozione approvata ieri sera, all'unanimità, dal Consiglio comunale, a fronte del rischio che Giarre e il suo hinterland, ancora una volta corre: perdere altri servizi, e stavolta si tratta della sezione staccata del Tribnale e dell'ufficio del Giudice di Pace. La Legge n. 148 del 14/09/2011 di conversione del Decreto Legge n.138 del 13/08/2011, ha delegato, infatti, il Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, con la soppressione o la riduzione delle sezioni distaccate di Tribunali e degli Uffici del Giudice di Pace. Nel mirino anche gli uffici giudiziari giarresi.
Ieri la seduta si è aperta con con l'intervento in aula dell'avv. Giuseppe Fiumanò, presidente dell'Associazione giarrese avvocati Aga. Fiumanò ha spiegato che Giarre ha tutti i requisiti per mantenere la sezione staccata del Tribunale, a partire dalla sede di corso Europa e dalla popolazione che serve. Il problema è la competizione con le città vicine, ad esempio, Acireale. L'avvocato ha spiegato che non è ancora stato deciso nulla in proposito e che è importante parlarne ora per difendere questo presidio di legalità. Per salvare ufficio Giudice di pace sarà, invece, necessario che il Comune, o un consorzio di Comuni, si facciano carico di tutte le spese, incluse quelle del personale. Fiumanò ha sottolineato anche che la questione riguarda tutti i 10 comuni del comprensorio e che quindi è importante che anche loro approvino atti analoghi alla mozione giarrese.
Sono seguiti gli interventi dei consiglieri Gaetano Cavallaro, Tania Spitaleri, Josè Sorbello, Orazio Pagano, Santo Vitale, Leo Patanè e del presidente del Consiglio comunale Raffaele Musumeci.
Il sindaco Teresa Sodano è quindi intervenuta sottolineando come i tagli che colpiscono la città, e tutta l'Italia, vanno inquadrati nella più generale crisi economica mondiale. Il sindaco ha elogiato l'attività delle associazioni ribadendo il ruolo che la politica, e segnatamente, l'amministrazione e i consiglieri hanno svolto nella difesa dell'ospedale, della Serit e ora anche del Tribunale. Il sindaco ha dichiarato che pretenderà che gli altri comuni del comprensorio si consorzino per dividere le spese per il Giudice di Pace.
A margine della seduta il consigliere provinciale Salvo Patanè, presente in aula, ha espresso la sua soddisfazione per avere contribuito ad aprire in città un confronto su questo tema, con il movimento "Liberi e cittadini" insieme all'Aga.
Maria Gabriella Leonardi (da La Sicilia del 14.12.2011)