Decisa l'interruzione del gratuito patrocinio, astensioni dalle udienze,
manifestazioni di piazza e restituzione del certificato elettorale
Una serie di iniziative di protesta, dall'astensione di un giorno dalle udienze all'interruzione del gratuito patrocinio, dalla manifestazione in piazza alla restituzione dei certificati elettorali, alla dimissione provocatoria degli organi di rappresentanza forensi, per dire no al rischio di abolizione dell'ordinamento professionale, previsto dalle manovre recentemente approvate dal Governo.
Il pacchetto è stato discusso sabato, nel corso di un'affollata assemblea straordinaria e urgente di tutti gli iscritti all'albo degli Avvocati, i quali saranno chiamati nei prossimi giorni a votarlo. Le iniziative che risulteranno approvate verranno sottoposte al Consiglio nazionale forense perché le adotti come le proposte di tutta l'avvocatura.
'Da Palermo - sottolinea il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, Francesco Greco - parte una protesta che vuole diventare nazionale e complessiva di tutta l'avvocatura'.
A preoccupare è soprattutto il provvedimento approvato dal governo che prevede la soppressione degli ordini professionali, qualora entro il 13 agosto non verrà approvata la riforma delle professioni, ma anche il via libera alla costituzione di società di capitali per l'esercizio della professione, che rischiano di portare ad una drastica riduzione del diritto alla difesa e al libero esercizio della professione, favorendo gli interessi economici dei grandi gruppi industriali a discapito degli interessi dei cittadini.
'L'avvocatura non vuole essere complice di un processo di mercificazione della giustizia che ormai è in atto - dice ancora il presidente Greco -. Non ci saranno più cittadini e individui da tutelare, ma utenti del servizio giudiziario che sarà gestito dallo Stato non come funzione primaria ma come attività imprenditoriale da cui trarre profitti. Con l'abolizione dell'ordine - aggiunge - gli Avvocati diventeranno agenti di commercio, che non sono né imprenditori né professionisti: saranno mercanti di diritto. Gli Avvocati dicono basta, devono riprendersi la loro dignità e il loro ruolo che è indispensabile all'amministrazione della giustizia e che è fondamentale in una democrazia'.
All'assemblea di sabato (cfr. AGA News del 10.12.2011) erano stati invitati tutti gli Avvocati parlamentari eletti in Sicilia (in sala era presente soltanto Nino Lo Presti): la loro assenza è stata ribadita dallo scorrere incessante delle foto che ha accompagnato gli interventi.
'Agli Avvocati parlamentari - dice ancora il presidente Greco - chiederemo la sottoscrizione di un impegno per la modifica di tali norme: diciamo no all'ingresso delle società di capitali negli studi professionali, no all'abolizione degli esami professionali e alla loro riduzione a mera formalità e chiediamo pure che i provvedimenti disciplinari restino di competenza degli ordini'. Le iniziative di protesta formulate a Palermo verranno portate al vaglio anche degli altri ordini regionali, come ha sottolineato Ignazio De Mauro, presidente degli Ordini forensi della Sicilia. 'Gli ordini non esistono per tutelare i professionisti - ha detto - ma per garantire i cittadini, che devono poter scegliere a chi affidarsi, da chi essere difesi certi della sua professionalità'.
(Da Mondoprofessionisti del 12.12.2011)