Restyling in arrivo per il regime
fiscale dei professionisti
Nuove
sanzioni amministrative tributarie anticipate di un anno. Le modifiche
introdotte dal dlgs n. 158/2015 entreranno in vigore dal 1° gennaio 2016, senza
quindi attendere il 2017 come previsto dal decreto delegato. Ad anticiparlo è
il viceministro dell'economia, Luigi Casero, intervenuto ieri a Milano in
occasione del IV Congresso nazionale dei dottori commercialisti ed esperti
contabili. «In sede di legge di stabilità cercheremo di anticipare al 2016 la
partenza del nuovo sistema sanzionatorio, in quanto esempio concreto del nuovo
rapporto tra fisco e contribuente che stiamo cercando di costruire.
Un
sistema che penalizza molto di più chi froda e che tratta in maniera meno
severa piccoli errori o lievi inadempimenti». Si ricorda, inoltre, che la
riforma delle sanzioni penali tributarie entrerà invece in vigore dal 22
ottobre 2015.
In
arrivo anche uno statuto dei lavoratori autonomi, che consenta di
razionalizzare in maniera organica il trattamento fiscale dei professionisti.
«Nel corso del tempo si sono storicizzate alcune storture a carico dei
lavoratori autonomi che sarebbe opportuno correggere», aggiunge Casero, «mi
vengono in mente la parziale indeducibilità delle spese di formazione
(obbligatoria per legge), come pure quella dei costi auto per gli agenti di
commercio. Senza dimenticare le modifiche al regime forfettario, che
incentiverà l'avvio di nuove attività professionali».
Tra
le misure anticipate dal viceministro anche una norma sullo scioglimento
agevolato delle società di comodo, che peraltro costituisce una delle 10
proposte fiscali avanzate dal Cndcec (si veda altro articolo in pagina), nonché
la conferma dei bonus fiscali per la casa (ristrutturazioni e risparmio
energetico) anche per il 2016.
Nel
passare in rassegna gli interventi realizzati in attuazione della delega
fiscale, particolare attenzione è stata rivolta proprio al tema delle tax
expenditures. «In questo paese siamo abituati a pensare che ogni agevolazione è
per sempre», spiega Casero, «ora invece abbiamo stabilito di rivedere
periodicamente detrazioni e deduzioni, decidendo quali mantenere solo dopo
un'attenta analisi su costi e benefici sia dal punto di vista del gettito sia
sotto il profilo sociale».
Ulteriori
interventi, che potrebbero essere inseriti dal governo nella manovra di
stabilità anche nel corso dell'iter parlamentare, interessa poi le società di
persone.
La
nuova Iri (Imposta sul reddito imprenditoriale), sebbene prevista dalla legge
n. 23/2014 non ha ancora visto la luce. «La delega doveva essere attuata a
saldo zero e alcune misure, come questa, sono state rimandate a un successivo
momento», precisa il viceministro, «stiamo ragionando su tale intervento,
tenendo però ben presente che con la riduzione dell'Ires rischieremmo di
sbilanciare la tassazione troppo a favore delle società di capitali.
L'obiettivo sarà quindi quello di parificare l'imposizione sulle persone
fisiche imprenditrici con quella dei soggetti Ires».
Come
ricordato da Luigi Mandolesi, consigliere nazionale del Cndcec delegato alla
fiscalità, una partita importante si gioca pure sul nuovo calendario degli
adempimenti tributari.
Casero,
che peraltro nei mesi scorsi ha istituito presso il Mef un tavolo tecnico chiamando
a partecipare proprio i commercialisti, ha replicato che «bisogna prevedere
termini che favoriscano tutti, sia chi deve pagare, sia gli intermediari che
assistono i contribuenti, sia chi deve controllare. L'ipotesi del tax day, con
tutte le scadenze accorpate in un unico giorno, non rientra tra gli obiettivi
del governo. Quello che ci interessa è invece pervenire a un sistema fiscale
nuovo, incentrato sui concetti di semplificazione e certezza».
Un'ulteriore
apertura del viceministro è arrivata anche sulla proposta della categoria di
velocizzare la detrazione dell'Iva vantata dalle imprese nei confronti di
debitori in crisi, senza più dover attendere la chiusura di procedure
concordali che possono durare quasi un decennio.
Valerio Stroppa (da
Italia Oggi del 16.10.2015)