Il Ministero della Giustizia annuncia
l'introduzione di novità
per il deposito di atti telematici, la
firma digitale,
la consultazione di registri e il
software di redazione
Processo
civile telematico, croce o delizia? Quello che si è presentato come un potente
ed efficace mezzo per “svecchiare” la giustizia, si sta trasformando (troppo)
spesso in un vero e proprio incubo per gli operatori del settore che, invece di
beneficiare dei vantaggi di non dover più sostenere lunghe ed estenuanti code
in cancelleria, inviando comodamente gli atti da casa, si trovano a perdere
molto più tempo rimanendo fermi davanti al proprio pc.
Ma
le potenzialità del processo telematico ci sono e vanno sfruttate, consapevoli
che con il necessario adeguamento e assestamento le cose non potranno che
evolvere per il meglio.
E
di ciò è ovviamente consapevole anche il Ministero della giustizia, che, giusto
qualche giorno fa, ha preannunciato sul proprio sito dedicato al pct il rilascio
di nuovi schemi XSD volti a migliorare i sistemi telematici del processo.
Le
migliorie, in particolare, riguardano il deposito degli atti telematici, i
controlli di validità temporale sulle firme digitali, la verifica dei soggetti
firmatari, la consultazione dei registri e l’identificazione del software di
redazione.
Il
deposito degli atti telematici
Più
nel dettaglio, con riferimento ai depositi, viene introdotto un nuovo atto del
curatore, denominato “DomandeVerificate”, che, con il fine di tracciare l’esito
della verifica delle domande esaminate in udienza, riporterà come dato
strutturato la data dell’udienza di verifica e l’indicazione delle domande
verificate, con specificazione di quando si provvederà a verificare le
eventuali domande residue.
Un’ulteriore
modifica, relativa al deposito degli atti introduttivi o in corso di causa,
riguarda l’elemento modello F23, che avrà come attributo la data e il codice
identificativo del modello stesso.
Le
firme digitali
Venendo
alle firme digitali, si prevede un controllo di validità temporale che
permette, in presenza della marcatura temporale della firma, di controllare che
la scadenza del certificato sia successiva a tale data e, in assenza della
marcatura, che la scadenza del certificato sia successiva all’attestazione
temporale dell’invio tramite p.e.c..
I
controlli che abbiano dato esito negativo verranno classificati sulla base
della loro gravità e saranno a disposizione dei magistrati.
Viene
inoltre previsto un nuovo controllo sull’algoritmo di firma utilizzato per i
documenti depositati e per il certificato di firma stesso.
Con
riferimento alle firme, infine, si diminuisce l’elenco degli errori bloccanti
con la conseguenza che pressoché tutti gli esiti negativi dei controlli
genereranno semplici avvisi di errore.
A
restare bloccante è solo l’esito negativo del controllo sulla presenza e
sull’integrità della firma dell’atto principale.
La
consultazione dei registri
Per
quanto riguarda, poi, la consultazione dei registri, innanzitutto si è
provveduto ad integrare le informazioni relative ai registri di contenzioso
civile, volontaria giurisdizione e lavoro: mentre prima la loro esposizione ai
professionisti esterni tramite web services era limitata al nome e al cognome
delle parti principali del procedimento, con le nuove migliorie essa viene
estesa a tutte le parti e ai relativi difensori (con indicazione del codice
fiscale di questi ultimi).
Inoltre,
i servizi di consultazione dei registri delle procedure mobiliari, immobiliari
e concorsuali, oltre a fornire i dettagli di tutte le parti nel procedimento e
dei relativi difensori, ora forniscono anche il codice fiscale di questi
ultimi.
Migliorie
hanno infine riguardato i registri Civile e Penale della Corte di Cassazione,
le cui query di consultazione sono state uniformate a quelle di SICID e SIECIC
con previsione di dati aggiuntivi relativi alle parti.
Il
software di redazione
Le
modifiche annunciate dal Ministero della giustizia riguardano, in ultimo,
alcune implementazioni dettate dalla necessità di acquisire informazioni
relative al software che redige il datiAtto.xml per finalità statistiche e di
debug e di gestire i metodi di pagamento tradizionali allo stesso modo dei
pagamenti telematici nel datiAtto.xml.
Per
maggiori informazioni consulta la sezione del Ministero della giustizia
"Migliorie ai sistemi del PCT"
Valeria Zeppilli (da
studiocataldi.it del 21.10.2015)