Cass. Sez. VI pen., sent. 6.5.2014 n.
18745
Incorre
nell'esercizio abusivo della professione l'avvocato sospeso - a seguito di una
sanzione disciplinare - che continui a incontrare i detenuti suoi assistiti. Il
colloquio in carcere costituisce, infatti, un atto tipico e riservato agli
avvocati, né può scriminare la condotta sostenere di aver parlato d'altro, in
quanto gli incontri sono stati comunque resi possibili dal «rapporto
difensivo». Lo ha stabilito la
Corte di cassazione, con la decisione 18745/2014.
(Da ilsole24ore.com del
6.5.2014)